Recensione: Il giardino degli aranci - Il mondo di nebbia di Ilaria Pasqua

9/16/2013

Buongiorno, Lettori! Siete pronti ad affrontare questa nuova settimana? Sì, lo so. È lunedì mattina e il mio entusiasmo sembra un po' fuori luogo, ma sono contenta di parlarvi di questo libro.
Vi avevamo già presentato questo romanzo, primo di una trilogia distopica ed esordio di Ilaria Pasqua, di cui forse avete già sentito parlare per Le tre lune di Panopticon.


Titolo: Il giardino degli aranci - Il mondo di nebbia
Autore: Ilaria Pasqua
Editore: Selfpublishing 
Prima edizione: 15 aprile 2013
Pagine: 252
Dimensione file: 443 KB
Prezzo: Ebook - € 0,99

Aria è una ragazza come tante, che prova un grande vuoto dentro a cui vuole dare un significato. Percepisce il mondo che la circonda come qualcosa di estraneo, come se quel posto in cui abita non fosse la sua terra. Mossa da una grande sensibilità e dal suo istinto s’incammina verso un’avventura che la porterà a scoprire ciò che nasconde in profondità dentro di sé.
Lei non sa di avere il potere di cambiare il suo destino e quello dei suoi amici trovando il sigillo, e quando scopre di avere in mano questa possibilità, ha paura di non essere in grado di superare le sue sofferenze, teme di perdere ciò che conta e di non riuscire a scegliere la strada giusta da seguire.
In una realtà popolata da incubi che prendono le sembianze più strane e che sono trasformati in energia, in cui ogni cosa è velata dal mistero e la quotidianità è gestita dalle leggi imposte dai Cinque Sacerdoti, Aria, assieme ai suoi compagni di viaggio, sarà costretta a mettersi in gioco e, per cambiare il corso degli eventi, si ritroverà davanti all'ostacolo più temibile di tutti.
Il giardino degli aranci. Il mondo di nebbia, primo libro di una progettata trilogia, è un fantasy innovativo, in cui tutto appare diverso da com'è, in cui i rapporti di amicizia sono il valore più importante e l’amore mostra la bellezza della vita.

***

Un incubo che assilla Aria da molto tempo, impossibile ricordarsi da quanto. Al suo risveglio l'incubo, come tutte le mattine, ha preso consistenza trasformandosi in una nuvola a forma di procione.
Nel mondo di Aria gli incubi si condensano assumendo aspetti diversi per ciascun abitante, rispecchiando forse il loro subconscio. Attraverso gli incubi si rielaborano le esperienze angoscianti e, di conseguenza, appartengono intimamente al "sognatore". Per questo motivo non si limitano a scomparire, ma seguono il loro proprietario sotto forma di nuvole nere dense di inquietudini fino al momento in cui verranno "sacrificati".
Ogni giorno tutti i cittadini si recano presso i diversi punti di raccolta per depositare i propri incubi. D'altra parte per gli esseri umani gli incubi sono un fardello insopportabile e la legge dei Cinque Sacerdoti impedisce di trattenerli.
Incubi a parte, Aria ha una vita normale. Vive da sola con la madre (il padre è scomparso da così tanto tempo da essere solo un vago ricordo), frequenta il liceo e ogni suo atteggiamento è quello di un'ordinaria adolescente. Ho apprezzato molto la cura dei dettagli caratteriali e comportamentali, provando una vaga familiarità con  la camera disordinata e i richiami materni. Henry è il miglior amico della ragazza; i due sono così uniti da passare quasi tutto il giorno assieme. Pur non trovandosi nella stessa classe, ogni pausa è un'occasione per ritrovarsi e soddisfare il prodigioso appetito di Aria.
 Intendiamoci: Henry mi è molto simpatico e ho anche tifato affinché tra lui e Aria scattasse la scintilla. Almeno finché non ho visto il collo di Will, un compagno di classe di Aria.

<i>Aria osservò il suo collo bianco e provò una fitta. Adorava quel collo e non sapeva il perché. Le piaceva e basta.

Debole personale per le nuche a parte, non è difficile sentire "aria di cotta". E ora bocca cucita, non aggiungo altro anche se mi accorgo di non avervi raccontato molto su ciò che rende interessante la storia. Mi scuso, ma preferisco che siate voi a scoprire il resto.
Quando mi sono imbattuta nel procione di Aria, a dispetto di tutto quello che sarebbe stato logico, ho provato molta simpatia: l'ho immaginato in versione manga, avvinghiato alla gamba di Aria e non ho potuto resistergli. Molto insano dal momento che la sua descrizione è davvero inquietante. Resistendo alla tentazione di auto-psicoanalizzarmi, passo a un'altra delle mie impressioni iniziali. A differenza di altre ambientazioni distopiche, ho percepito nella prima parte del romanzo qualcosa di molto più forte dell'accettazione o della rassegnazione da parte della popolazione. I cittadini appaiono inconsapevoli della realtà in cui vivono.
Il giardino degli aranciIl mondo di nebbia è caratterizzato da un forte senso di inquietudine perché non solo per i suoi personaggi, ma persino per il lettore è difficile individuare quale natura abbia la minaccia. Certo, puntare il dito sui Cinque Sacerdoti è quasi scontato, ma per dire chi siano e cosa vogliano occorre leggere tutto il libro e, mi sbilancio, forse l'intera trilogia.
La narrazione, in terza persona, adotta perlopiù il punto di vista di Aria contribuendo, con  uno stile schietto e scorrevole, a completare la caratterizzazione del personaggio. Proprio questa scelta, mi ha portata a desiderare di non essere separata da lei ogni volta in cui avveniva uno spostamento narrativo sui Sacerdoti. I passaggi, fortunatamente corti, che li riguardano hanno un tono molto più austero tanto da risultare eccessivamente lenti e rasentando la noia, sebbene siano funzionali al racconto.
Nonostante questa, che è probabilmente un'impressione soggettiva, e qualche piccola incertezza nello stile, forse non sempre controllato, la mia lettura è proseguita tranquilla fino al finale nel quale non sono mancate le rivelazioni e i colpi di scena che hanno fatto precipitare gli eventi.
Tra le sbavature ho notato qualche problema con la punteggiatura, difetto che non pregiudica la lettura, ma che può essere facilmente eliminato.
Il giardino degli aranci – Il mondo di nebbia si è rivelato una piacevole sorpresa: un fantasy originale verso il cui sviluppo nutro ora molte aspettative.



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2 commenti

  1. Davvero interessante...grazie per il suggerimento :)

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    1. Grazie a te. Spero che sia una buona lettura anche per te ;)

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