recensione: QUELL'ATTIMO DI FELICITA' di Federico Moccia

9/14/2013

Buon sabato lettori di Italians do it Better,
è tanto che non partecipo al blog ma ho avuto diversi problemi di connessione.
Per far perdonare la mia assenza vi consiglio un libro carino, con una storia d'amore senza troppe pretese, fatto per passare qualche ora piacevole.
Buona lettura!
Titolo: Quell'attimo di felicità
Autore: Federico Moccia
Casa editrice: Mondadori
Pagine: 372
Prezzo:17,00 €

Trama: Nicco è giovane, ironico, spiritoso, perfino profondo.
C'è solo un piccolo problema: la sua ragazza, Alessia, l'ha lasciato dicendogli soltanto "Mi dispiace". Per lui questo è impossibile da accettare: un anno di fidanzamento stupendo, allegro, intenso cancellato senza nessuna spiegazione.
Per fortuna che c'è Ciccio, ex compagno di scuola ai tempi del liceo un po' boro, molto simpatico e pieno di energie, che trascina Nicco per feste, aperitivi e cene. Ciccio non l'ammazza niente e nessuno. Da un anno ama due fidanzate in contemporanea, lavora con internet e smercia musica e film illegalmente. E fa tutto come se fosse la cosa più normale del mondo. È uno che si arrangia, ma lo fa alla grande. Non si fa nessun problema a cavalcare le occasioni che la vita gli serve su un piatto d'argento.
Nicco no. Nicco si fa un sacco di problemi ed è azzoppato da molti rimpianti. Da quando suo padre non c'è più si colpevolizza per tutte le volte che non gli ha detto ti voglio bene.
E si dà dello scemo per tutte le volte che sentiva di amare Alessia, senza mai trovare le parole per dirglielo.
Una sera in cui Roma è "friccicarella" arrivano nella sua ammaccata esistenza due turiste americane. Ciccio e Nicco le arpionano come solo gli italiani sanno fare. L'estate, la bellezza e la voglia di vivere un sogno si impossessano delle giornate dei quattro ragazzi con la vita in tasca e il vento nei capelli, offrendo a tutti i protagonisti una chance di felicità. Riuscirà Nicco a fare entrare la straniera nel suo cuore? Darà finalmente voce a questo nuovo sentimento? Sarà capace di chiudersi il passato alle spalle e godersi questo presente, anche se dovesse durare solo un attimo?
*****
Ero poco più che una ragazzina quando mi sono fiondata in libreria a comprare Tre metri sopra il cielo poco più vecchia quando mi sono fatta regalare Ho voglia di te...decisamente grandicella mi sono ritrovata a leggere Scusa ma ti chiamo amore, ma dopo Scusa ti voglio sposare mi sono fatta una promessa: mai più Moccia. L'età ormai era passata.
Non so cosa mi abbia, però, spinto ad accettare la proposta della Mondadori che mi offriva di leggere il nuovo romanzo di Moccia....forse la cover così estiva o il titolo che allude a grandi speranze...non so, sta di fatto che mi sono convinta e ho infranto la mia promessa. Non me ne sono pentita.
Nicco è stato lasciato dalla sua fidanzata senza un motivo, senza una spiegazione e sta attraversando un periodo un pò così a causa della recente morte del padre. Fortuna che c'è Ciccio che lo aiuta, lo fa uscire, lo distrae, lo riempie di parole fino a fargli dimenticare le cose brutte della vita. Quello di cui Nicco ha bisogno Un rapido momento, sfuggevole come il vento tra le dita. Ed è proprio questo che rappresentano le due turiste americane "accalappiate" da Ciccio per divertirsi un pò insieme nella frizzante estate romana fatta di trattorie, gite fuori porta e teneri baci sotto la luna.
è proprio di quell'attimo di felicità, quel flash improvviso che ti fa sorridere come un bambino e ti fa stare bene perchè finalmente ti senti a casa, nel momento giusto al posto giusto.
La storia è raccontata in prima persona da Nicco: una serie di pensieri che si rincorrono e si accavallano tra loro. Un fiume di parole che sono espressione della frenetica attività della mente di un ragazzo impegnato in due lavori, unico maschio della famiglia, che improvvisamente si trova catapultato nella realtà, a far fronte ai problemi economici della madre, a tenere a bada una sorella che insegue la cotta della scuola invece che occuparsi del figlio e del marito e un'altra alle prese con le prime storielle da liceale.
Ma ecco che quell'attimo di felicità sta per bussare alla sua porta nei panni della dolce turista americana che con poche parole, molti sorrisi e uno sguardo profondo, piano piano, scaccerà dal cuore di Nicco il ricordo di Alessia, permettendo, finalmente, l'ingresso ad uno spiraglio di luce.
Una storia d'amore senza tante pretese, un racconto intessuto di frasi stereotipo che piacciono tanto a noi ragazze, un piccolo momento di spensieratezza, un messagio che va bene per tutte le età: ho un disperato bisogno di un sogno. Perchè senza un sogno non si va da nessuna parte.
Ecco, a me la storia di Nicco è piaciuta. Diversa da quelle cui Moccia ci ha abituato anche se vicina ai lucchetti di Ponte Milvio: un giusto mix che accende una piccola scintilla e che ti fa pensare che, forse, non si smette mai di avere l'età per certi libri. Peccato per quel finale aperto che lascia presaire un seguito. No, la prego signor Moccia, la sua storia va più che bene così.
Da leggere nell'ora magica prima di addormentarsi.


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