Ancella (Monia)

C'è post@ per noi...#56

5/31/2014

Buongiorno a tutti e buon sabato quasi estivo :-)
Finalmente è arrivato il weekend e posso rilassarmi un attimino, anche se neanche troppo. Il mio problema principale è che voglio sempre leggere più libri di quanti riesca a finire e mi ritrovo con una lista infinita e un mucchio di arretrati. E di certo questa rubrica settimanale dà un bel colpo di grazia alla mia wishlist!!! Come si fa a dire di no a dei libri così belli???!!!
Allora...vogliamo scoprire cosa ci aspetta questa estate sotto l'ombrellone?




Flamefrost - Due cuori in gioco di Virginia Rainbow

Ecco il nuovo romanzo di Virginia Rainbow, che stavolta ha deciso di cimentarsi in un genere che stuzzica sempre molto il mio interesse, ovvero il romance fantascientifico. La trama è già di per sé molto intrigante, ma vogliamo anche parlare della cover??? Io la trovo assolutamente magnifica *-* mi piace da matti e sono certa che conquisterà il lato estetico di ogni lettore. Pronti per saperne di più sugli abitanti di Luxor e sulla storia d'amore che nasce tra un'umana e un'affascinante "alieno"? Allora non vi resta che leggerlo!

Titolo: Flamefrost - Due cuori in gioco (Flamefrost #1)
Autore: Virginia Rainbow
Editore: youcanprint
Prezzo: € 16.90 (cartaceo)
Pagine: 356 p.
Genere: Romanzo
Sottogenere: Romance Fantascientifico
Anno di pubblicazione: 2014

Trama
Gli abitanti del pianeta Luxor, guidati dal re Thor sono scampati alla distruzione del loro mondo e vagano nello spazio alla ricerca di una nuova terra. I principi alieni Nardos e Gered vengono incaricati di compiere una missione misteriosa sul pianeta Terra. 
È in questo contesto che si inserisce il rapporto particolare tra Gered e una ragazza terrestre, Sarah, che abita in un paesino delle montagne valdostane. Gered cerca di avvicinarla in tutti i modi, usando i poteri straordinari di cui dispone, ma lei rifiuta qualsiasi tipo di relazione, nonostante si senta molto attratta da lui. 
Un mistero aleggia su tutta la storia e verso la fine cominciano a scoprirsi alcuni tasselli. In cosa consiste la missione dei principi? Chi sono le “soggiogate”? 
In un intreccio via via più articolato, si delinea la delicata psicologia dei personaggi, che si cercano e si respingono, si incontrano e si allontanano, mentre la società aliena, che fa da sfondo alla storia, prende sempre più piede con le sue regole e i suoi riti peculiari. 
Un mix di contrasti, dolcezza, passione e mistero, che tiene incollato il lettore alla pagina riga dopo riga in un ritmo intenso e coinvolgente.

L'autrice
Virginia Rainbow è un’autrice che scrive fin da bambina, creando storie piene di immaginazione e sentimento. Ora passa il suo tempo tra il lavoro e la sua passione per la scrittura. Adora leggere, fare passeggiate in montagna e guardare i cartoni della Walt Disney. Il suo romanzo di esordio è “The black mask”.

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Poteri spezzati di Federica Nalbone

Con questo romanzo ci addentriamo nell'urban fantasy oscuro e avvincente. Le storie di questo tipo mi affascinano sempre moltissimo e anche in questo caso la malia del fantasy moderno ha molto effetto su di me. La cover è molto bella e suggestiva, la trama invoglia sicuramente a scoprire di più sulla protagonista e i misteri che la circondano...insomma, se amate il genere non potete lasciarvelo scappare!

Titolo: Poteri spezzati
Autore: Federica Nalbone
Editore: Lettere Animate
ISBN: 9788868821234
Prezzo: € 2.49 (ebook)
Pagine: 217 p.
Genere: Romanzo
Sottogenere: Urban Fantasy
Anno di pubblicazione: 2014

Trama
Alison è una coraggiosa cacciatrice di creature soprannaturali che possiede il dono della preveggenza, ma quando il suo potere, inaspettatamente, comincia a ritorcersi contro di lei si ritrova in grave pericolo. Accorre in suo aiuto un misterioso e affascinante cacciatore, Dave, che la coinvolge in una corsa contro il tempo per tentare di scoprire perché i poteri di alcuni cacciatori siano diventati di colpo tanto pericolosi. Saranno avventure rischiose e i due ragazzi, nella splendida cornice di Chicago, verranno a contatto con molte altre creature: potenti stregoni, vampiri assetati di sangue, un misterioso fantasma e persino altri cacciatori con un'idea di giustizia ben differente dalla loro. L'amore busserà alle loro porte, ma i pericoli sono molti: qualcuno ha alterato un equilibrio precario e i due dovranno, prima di tutto, riuscire a salvarsi.

L'autrice
Federica Nalbone è nata nel 1987 a Palermo, dove vive tutt'ora. Studentessa universitaria della facoltà di scienze della formazione, ama da sempre leggere libri e nutre una passione sfrenata per i thriller. Crescendo si è avvicinata molto al mondo dell'urban fantasy, apprezzando sempre di più al genere sino a trovarlo fonte di ispirazione anche per i suoi scritti. Ama il mondo Disney sin da quando era bambina e adora anche il mondo del cinema.

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Finalmente ti ho trovata di Aurora Gray

E se avete voglia di immergervi in una dolce e magica storia d'amore contemporanea, allora quest'ultimo titolo è tutto vostro. Due protagonisti in cerca di un sentimento sincero, due anime che si cercano e che infine, dopo tanto girovagare, si trovano. Non vi vengono gli occhi a cuore solo a sentirne parlare??? La cover è particolarissima, esprime una tenerezza infinita *-*

Titolo: Finalmente ti ho trovata
Autore: Aurora Gray
Editore: Triskell Edizioni
Prezzo: € 2.99 (ebook)
Pagine: 103 p.
Genere: Romanzo
Sottogenere: Contemporary Romance
Anno di pubblicazione: 2014

Trama
Bruno e Aurora vivono a Roma. Frequentano gli stessi locali, si ritrovano negli stessi angoli perduti della città, a volte restano incantati dagli stessi scorci, negli stessi momenti. Ma non si incontrano. Troppo sensibile, lui, rispetto ai suoi amici. Troppo sognatrice, lei, rispetto alle sue amiche. E tra coloro che riescono a ferirli, coloro che continuano a deluderli, si stagliano i consigli proprio di chi, credendo di proteggerli, riesce solo a inquinarli. Eppure lo sentono. Lo sentono dentro, tanto intensamente da spezzargli quasi la colonna vertebrale: esiste qualcosa di più di ciò che sono costretti a vivere pur di assaporare un’emozione da poco.

L'autrice
Aurora Gray, scrittrice romana, classe '84, nasce per scrivere, cresce scrivendo e, senza alcun dubbio, morirà dopo averne scritte di tutti i colori.

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***

Sono molto soddisfatta di questa puntata del C'è post@ per noi! Vi ho presentato tre bei romanzi che hanno tutte le carte in regola per conquistare anche i lettori più esigenti. Come sempre, io mi trovo in grande difficoltà...vorrei leggerli tutti e subito, ma il tempo non me lo permette purtroppo...ma presto, molto presto, li inizierò! E voi? Fatemi sapere!
Buon weekend :-)


Amaranth

Recensione: LA STORIA LA FANNO GLI IDIOTI di Nicolò "Nebo" Zuliani

5/29/2014

Titolo. Cover. Sono stati i primi ad attirarmi e a convincermi a dare un’occhiata anche alla quarta di copertina, che riporto prima di descrivervi personalmente il libro.

TitoloLa storia la fanno gli idioti
Autore: Nicolò "Nebo" Zuliani
Editore: Limited Edition 
Prima edizione: 20 marzo 2014
Pagine: 119 
Prezzo: Brossura - € 12,90  

Un intero paese in preda ai deliri dell’LSD. Disneyland presa d’assalto dalle forze speciali. Creare un esercito reclutando nei manicomi.

Si dice che se funziona, un’idea non è mai stupida. In questo libro troverete quelle che non hanno funzionato.

Il libro non è molto spesso, ma le 120 pagine promesse sono stampate a caratteri quasi cubitali, particolare su cui da subito ho deciso di sorvolare: fremevo dalla voglia di leggere quello che pensavo sarebbe stata un’opera originale. 
Sfogliandolo, mi sono accorta del disclaimer posto nelle prime pagine. 

Sebbene questo libro si basi su fatti realmente accaduti, non ha scopo istruttivo, esclusivamente comico. All’interno il lettore troverà inesattezze, dialoghi ricostruiti, personaggi o soluzioni narrative scritte allo scopo di strappare una risata. […] Tutto quello che leggerete è per ridere. Vi prego di considerarlo come tale, perché se qualcuno di voi si sogna di prendere questo libro sul serio succede un disastro. Pensateci bene, poi voltate pagina.

«Poco male,» mi sono detta, «Ã¨ proprio quello che mi aspettavo». E ho girato pagina.

Il libro si divide in dieci episodi, ma io ci ho messo un po’ a carburare, a entrare in confidenza con lo stile e il tono irriverente della narrazione. Non mi soffermerò sui singoli capitoli, dedicandomi all’analisi dell’opera complessiva.
L’idea di base mi è parsa buona e valida: episodi della storia, conditi di aneddoti più o meno reali, divertenti e talvolta grotteschi. In effetti, è quanto ho trovato. 

Giovanna e le sue voci arrivano in un momento di paura, fame, miseria; l’habitat ideale dove proliferano squilibrati che, in tempi di vacche grasse, verrebbero normalmente lapidati con lo sterco. Giunge con una bandiera bianca che rappresenta gli immancabili santi&madonne e lo stadio esplode. Il popolo la chiama santa, le tocca le vesti. Giovanna non ha tempo per queste cose e pretende massacri.

[…] farsi beccare dai cecchini turchi durante il guado trasformerebbe l’armata asburgica in 100.000 paperelle che deambulano ad andatura turistica senza riparo, il che non è un bene.

Ho apprezzato, inoltre, che l’autore non abbia rinunciato a inserire alcuni anacronismi e la velata ironia con la quale si guarda criticamente alla nostra contemporaneità.
Tuttavia, dopo aver ridacchiato di tanto in tanto, ho iniziato ad avere qualche perplessità: è davvero necessario che ogni due pagine ci sia un tizio che, colto da raptus o sorpreso in flagrante, si masturbi?
La sessualità (in tutte le forme che potete immaginarvi), però, assume un carattere sempre più pedante e l’aspetto comico, per quanto mi riguarda, si è volatilizzato: non mi fa ridere la battuta volgare, non trovo divertente che si banalizzi il sesso.  A quel punto ero piuttosto infastidita e, mentre mi chiedevo se vi era la necessità di stampare un libro del genere, ho iniziato a notare una certa ricorrenza di battute ai limiti del razzismo o davvero poco rispettose. 
Il tatto si può anche abbandonare se si fa satira, ma credo che ci sia sempre un confine da non valicare. Si poteva scrivere questo libro rinunciando a questi elementi? Sì, l’autore dimostra di saper dosare follia e comicità con destrezza.
Ammetto di essermi domandata se per caso non fossi contravvenuta al patto informalmente stipulato leggendo il disclaimer e la mia risposta è stata “NO”. La promessa era divertimento e posso non prendere sul serio alcune battute, ma mi è concesso non trovarle comiche. 

Ho sempre amato gli aneddoti storici, anche i più piccanti, preferendo scoprire la storia attraverso essi. Per non parlare delle immagini di ordinaria follia che attraversano la mia mente… Insomma, sono certa che avrei potuto stabilire un contatto più positivo con questo libro, ma ne sono soltanto rimasta delusa. 



Mara Boselli

Recensione: UNA VITA A COLORI - MARA BOSELLI

5/27/2014

Scheda tecnica:
Titolo: Una Vita a Colori
Autrice: Mara Boselli
Editore: Nativi Digitali Edizioni
Sito web editore: www.natividigitaliedizioni.it
Data di uscita: 19 febbraio 2014
Genere: Romance, Contemporaneo
Collana: GTI (Giovani Talenti Italiani)
Formato: ebook (epub, mobi, pdf)

Sinossi: Alice, insegnante di greco e mamma single, conduce un'esistenza frenetica e incolore come tanti altri a Milano. Presa dalla noia, o forse dalla speranza inconscia di poter cambiare di colpo la propria vita, una sera accede per la prima volta ad una chat. Ed è in questo spazio virtuale che si incontrano per la prima volta Alicetta32 e Color_Painted, il nickname di Fabio, misterioso e garbato giornalista con il quale Alice intraprende quella che in pochi giorni diventa una "relazione virtuale".
"Una Vita a Colori" ci descrive le indaffarate giornate di Alice, tra la scuola, la figlia Chiara e la famiglia, e soprattutto le sue nottate davanti a un monitor a chattare con Fabio. Finché qualcosa non sconvolgerà per sempre la routine quotidiana...
Di libri sugli incontri via chat ne sono stati scritti tanti, soprattutto di gusto morboso o che nascondono una demonizzazione della tecnologia. In "Una Vita a Colori" la chat è un non-luogo, un ambiente neutro dove due persone che vivono una vita piatta, dai toni sbiaditi, possono confrontarsi per scoprire che i colori alla vita non li possiamo mettere da soli, serve la persona adatta per cogliere le giuste sfumature, insieme. Sarà Fabio, il misterioso individuo dietro a "Color_Painted", la persona adatta per Alice?

La mia visione d'insieme:
Protagonista di questo romanzo è Alice, una giovane mamma single, insegnante di lettere classiche. Una sera, un po' per curiosità e un po' per insonnia, decide di entrare in una delle tante chat in circolazione e, dopo i primi contatti dai soliti tipi sopra le righe - per non dire altro - , viene contattata da un certo color_painted (e già questo nick mi ha fatto pensare al titolo del romanzo). C'è subito sintonia tra i due ma, passate le due del mattino decidono giustamente di salutarsi ma anche ritrovarsi l'indomani, stessi nomi ma meno tardi!

Il chatter entrato nella vita di Alice è Fabio, un suo concittadino 36enne, giornalista spiritoso ed intellettualmente stimolante.

Alice è una donna che ha sofferto molto nella sua giovane vita ma è andata avanti, è appassionata e si spende nel lavoro e in famiglia come madre, figlia, sorella e cognata ma ciò non le basta più, l'amore le manca e Fabio è la novità che le serviva.

I giorni passano, le conversazioni diventano quasi routine, poi arrivano le foto, le telefonate, perchè poi non un caffè? Fissato l'appuntamento, però, Alice ha un'incidente... riuscirà a rimanere in contatto con Fabio? Scoprite voi il se e il come.

La copertina mette serenità ed ha contribuito assieme alla trama a farmi decidere di leggere questo romanzo, di certo non me ne sono pentita.

I pensieri di Alice sono alternati ai dialoghi in chat o via e-mail e sms, per cui la lettura è scorrevole e mai pensante nonostante i capitoli non siano brevi.

Sono esperta nella comunicazione su chat e social, come ormai tutti o quasi al giorno d'oggi, per cui la storia di Alice mi è sembrata familiare ed ho voluto vedere come andasse a finire per lei. Bene, posso dire che la sua inizia più che finire e, al giorno d'oggi, è già molto.

Indice di gradimento:



Ancella (Monia)

C'è post@ per noi...#55

5/25/2014

Buona domenica, carissimi!
Come vanno le vostre letture? Le mie molto a rilento, ho tantissimi libri da leggere in arretrato e sembrano aumentare a vista d'occhio. Ciò, ovviamente, non mi impedisce di inserire altri titoli in wishlist e di accumulare romanzi su romanzi, ma sono dettagli! Andiamo a vedere cosa c'è nella nostra posta, ok? ;-)







Black - The Hunter di Ornella Calcagnile

Vi abbiamo già parlato qualche tempo fa di questa autrice e della sua serie urban fantasy e ci fa molto piacere ospitare una sua nuova opera sul blog. In questo caso si tratta di uno spin-off con una cover da urlo e una trama che promette un'avventura avvincente. Se avete letto Helena, non potete lasciarvelo scappare! 

Titolo: Black - The Hunter (Spin-Off Helena)
Autore: Ornella Calcagnile
Editore: Narcissus
ISBN: 9786050304008
Prezzo: € 0.99 (ebook)
Pagine: 49 p.
Genere: Racconto
Sottogenere: Urban Fantasy
Anno di pubblicazione: 2014

Trama

Nella scuola superiore di Barnet arriva un ragazzo dall’aria tenebrosa. Sempre solo e taciturno, Sam, inizia a passare inosservato, ignorato da tutti tranne che da lei, Liz, che riuscirà a penetrare le sue difese e a conoscerlo davvero come pochi, fino a spingersi oltre. 
“Aveva ragione Sam a non volermi nella sua vita, perché era terribile e piena di sofferenza, era un’esistenza tinta di nero.” 
Un’altra realtà, un altro mondo, una consapevolezza difficile da gestire: non siamo soli, l’oscurità è dietro l’angolo e può cogliere chiunque, lasciando un segno indelebile sul corpo e nell’anima. Vampiri.

L'autrice
Ornella Calcagnile è nata a Napoli il 2 gennaio 1986.
Diplomata all’Istituto D’Arte, laureata in Scienze della Comunicazione, ha sempre avuto un debole per tutto ciò che riguarda la creatività: grafica, disegno, fotografia, video-editing, fumetto e cinema. 
Inizia a scrivere nel 2008 per dare sfogo alla sua fantasia ma, con il tempo, nasce una vera e propria passione che la induce a creare un blog di racconti e a lavorare sei mesi come copywriter, avvicinandola ulteriormente al mondo dell’elaborazione testi e della comunicazione.
Nel 2012 apre un lit-blog “Peccati di Penna” dedicato alle recensioni e alla presentazione di giovani autori.
Nel 2013 esordisce come scrittrice con il romanzo urban fantasy “Helena”, pubblicato con Ute Libri. 
Nel 2014 si cimenta con una piccola auto-pubblicazione, “Black – The Hunter”, racconto spin-off di “Helena”.
Il suo sogno è diventare una brava scrittrice, trasmettere emozioni e creare avventure in cui il lettore possa perdersi.

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Quattro zampe nel cuore di Lidia Trianti

Se come me siete amanti degli animali, questo libro fa per voi. Una raccolta di storie dolcissime che hanno come protagonista il miglior amico dell'uomo: il cane! Non potrebbe esserci libro più apprezzato o interessante ^-^ correte a leggerlo! Inoltre, è per una buona causa :-)

Titolo: Quattro zampe nel cuore
Autore: Lidia Trianti
Editore: BackTypo
ISBN: 9786050302127
Prezzo: € 9.90
Pagine: 69 p.
Genere: Raccolta
Sottogenere: Narrativa
Anno di pubblicazione: 2014

Trama

Un libro che nasce dagli aneddoti divertenti di chi, come me, divide la vita con tanti cani. Brevi storie reali che diventano surreali agli occhi di chi non immagina come possano essere frenetiche, divertenti, confusionarie le giornate in una famiglia composta in gran parte da esseri pelosi. Un libro nato come raccolta fondi per i volontari che, mettendoci spesso del loro, tentano di arginare il problema randagismo nel nostro paese.

L'autrice
Mi chiamo Lidia Trianti e sono nata un bel po di anni fa nella ridente cittadina di Chiavari (GE). Figlia di una sarta amante del ballo liscio, ho passato l' infanzia ascoltando musica da ballo e pungendomi le dita con gli immancabili spilli che venivano dimenticati ovunque. Sarà per questo motivo che non sono capace di cucire neppure un bottone né muovermi a tempo di valzer. Mentre mia madre laboriosamente creava sofisticati modelli di abiti io portavo in giro i cani delle clienti. Nulla mi dava più soddisfazione che passeggiare lungo la spiaggia in compagnia di quei piccoli pelosi amici. Se è vero che crescendo la vita ci cambia allora si deve essere dimenticata di me. Dopo una serie di occupazioni in campo alberghiero prima e nel sociale poi, da una decina di anni lavoro presso la Facoltà di Medicina Veterinaria di Milano in qualità di tecnico. Divido le giornate equamente fra lavoro, incombenze domestiche che una famiglia comporta e la mia passione: gli animali. Oltre ai quattro cani membri della mia famiglia, la tribù comprende un cavallo nero come la notte e testardo come un mulo, undici piccoli pestiferi ratti domestici e una serie di ospiti che spaziano dai gatti randagi ai passerotti caduti dal nido. Due figli di cui uno in età scolare, completano le mie giornate. No, non mi annoio mai. Ovviamente non sonomtutte rose e fiori, le spine saltano fuori quando ti trovi a spiegare all'insegnante di tuo figlio il perché, quando si innervoscisce con gli amichetti, mostri i denti emettendo un rumore gutturale e lo giustifichi dicendo che "glielo ha insegnato zia Matilda".... accidentalmente è non mia sorella o mia cognata ma il vecchio Pitbull di casa....

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Storia di noi due di Valentina Facchini

Infine, per chi desidera immergersi in una storia d'amore contemporanea e coinvolgente, vi segnalo questo new adult tricolore che non ha niente da invidiare a quelli d'oltreoceano. Un viaggio alla scoperta di sé stessi e del vero amore...

Titolo: Storia di noi due
Autore: Valentina Facchini
Editore: Amazon
ISBN: 9786050304008
Prezzo: € 0.99 (ebook)
Pagine: 158 p.
Genere: Romanzo
Sottogenere: Romance/New Adult
Anno di pubblicazione: 2014

Trama
E’ la storia di Emma e di come ha incontrato il suo vero amore. È una ragazza che vive felice nel suo mondo, che si divide tra amici, il suo ragazzo Tommaso e i libri, fino a quando non arriva nella sua vita Lorenzo che fa vacillare le sue certezze. Incomincia per lei un percorso che la porterà verso il grande amore ma soprattutto a capire chi vuole diventare. È un viaggio che si svolge attraverso i suoi ricordi e le sue emozioni, partendo dagli inizi degli anni 2000 fino ad arrivare ad oggi, con una Emma pronta a prendere la sua decisione.

L'autrice
Mi chiamo Valentina Facchini ho quasi trent’anni vivo a Roma con un marito e un cane. Ho sempre amato leggere, ma da quando mi hanno regalato il kindle ho un po’ esagerato in due anni ho letto più di 200 libri. Dopo la laurea ho attraversato una “crisi esistenziale” che mi ha portato a mettere in dubbio alcune mie scelte e spero di aver trovato alcune risposte nella scrittura.

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Che ne pensate di questi tre libri? Devo dire che io sono incuriosita da tutti :D e non saprei quale scegliere, anche perché sono di generi completamente differenti. Fatemi sapere se c'è qualcosa che vi interessa o se magari ne avete già letto uno!
A presto e buona domenica!


Eliza

Recensione: UNA CARROZZA PER WINCHESTER di Giovanna Zucca

5/23/2014

Buongiorno amici lettori!
Eccomi tornare qui sul blog con una nuova recensione! L'autrice del libro è ovviamente italiana, mentre l'argomento ci porta nell'Inghilterra del 1817. La protagonista è veramente speciale perché è la mia scrittrice preferita, Jane Austen. Il romanzo di cui vi parlerò è Una carrozza per Winchester di Giovanna Zucca.



Titolo: Una carrozza per Winchester
Autore: Giovanna Zucca
Pagine: 200
Editore: Fazi Editore
Prezzo: € 2,99 Ebook; € 16,50 Cartaceo

Trama
Winchester, 1817. Jane Austen è affetta da un'oscura malattia. La sua vicina di casa, la giovane Angelica Winnicott, scrive all'amica Jane Mary, che vive a Londra, perché convinca suo padre, il famoso dottor Addison, a intervenire in favore della nota e amatissima autrice. Sir Addison accetta di recarsi a Winchester dove si prodiga per aiutare la scrittrice, assistito dai fratelli di lei, Cassandra e Henry. Con l'aiuto del collega Hodgkin, sir Addison scoprirà le cause della malattia di Jane ma non riuscirà a curarla; in più, la scrittrice rifiuterà ogni ricovero, preoccupata unicamente di portare a termine il suo nuovo romanzo. Nel frattempo, tra medico e paziente nascerà dapprima un'amicizia, poi l'amore e insieme decideranno di passare alcuni giorni a Bath. La morte di Jane, tuttavia, metterà fine a tutto portando alla disperazione il dottore.

La mia recensione
Avevo letto in giro dell'uscita di questo libro, solo che visto il prezzo un po' elevato non mi ero subito buttata all'acquisto. Inoltre, non l'ho proprio visto nella mia libreria (un po' perché la libreria è piccola, un po' magari perché non l'ho notato...). Quindi avevo un po' abbandonato l'idea di leggerlo. Qualche settimana fa, curiosando tra gli ebook chi ti riscappa fuori? Proprio Una carrozza per Winchester, ad un prezzo ottimo. Via, click... acquistato! Non c'ho pensato su, anche perché non potevo perdermi un romanzo con Jane Austen protagonista, per altro di una scrittrice italiana.

Il racconto si incentra sulle ultime settimane di vita della scrittrice, che ritiratasi a Winchester, è affetta da uno strano "morbo", che la priva delle forze. Al capezzale di Jane arriva, spinto dalla figlia grande ammiratrice della scrittrice, sir Thomas Addison, luminare e grande studioso che si occupa di alcune ghiandole poste "sopra i reni" e di cui sta cercando la funzione e i malfunzionamenti. Strano ma vero, nel giro di pochi giorni tra i due scatta una complice attrazione, un amore profondo e sofferto, non solo perché Jane è malata, ma anche perché sir Addison è infelicemente sposato, ha una figlia e il mondo che li circonda è pronto alle chiacchiere.

L'atmosfera che ci si presenta fin dalle prime pagine è perfetta. Ci si ritrova calati nel mondo di Jane Austen e lo si sente vivo e reale. I discorsi, le descrizioni, i comportamenti... è tutto molto autentico. Giovanna Zucca fa incrociare le strade di Jane Austen e di sir Addison in maniera reale e credibile, senza forzature.
Dietro ogni angolo, tenda, nastro o finestra troviamo scorci dei vari romanzi della Austen: una frase che ricorda l'Abbazia di Northanger, un personaggio che ha i difetti di Mrs Bennett, una corsa in calesse che ci fa rivivere Ragione e sentimento... Niente di eccessivo, o di troppo evidente, ma solo piccoli omaggi utili a portarci nel mondo della Austen. E in fondo è anche questo quello che vogliamo da un romanzo che parla di Jane Austen: trovarla ovunque e sotto ogni aspetto, autrice e personaggio.

Jane Austen è delineata in maniera delicata e convincente. E' un personaggio forte, nonostante la sua reale fragilità. Mi è piaciuto molto il mondo in cui vengono mostrati i vari aspetti di questa scrittrice: c'è la sua passione, quasi ossessione, per la scrittura, il suo amore per la famiglia, ma anche la sua consapevolezza della realtà, il sapere cosa vuole e come lo vuole, la sua ironia scanzonata e macabra al contempo. E' un personaggio dai mille volti, che non fatico ad immaginarmi sorridente, ma con un sorriso enigmatico, dietro al qualche si nascondono tanti sentimenti contrastanti. E' una Jane molto moderna e audace, che non si preoccupa di evitare argomenti considerati "delicati" (ho sempre odiato questa parola!) e dice la sua opinione senza timore.

Sir Addison, invece, mi ha convinto meno. Che fosse un personaggio più freddo e posato me lo immaginavo, incarna in qualche modo la scienza, il sapere, e quindi la sua è e deve essere una visione più distaccata della storia. Tuttavia, anche nel momento in cui si rende conto dei suoi sentimenti o quando osserva Jane sapendo quello che sta passando lo fa in modo strano, un po' forzato, dalle sue parole non traspare molto, così come dai suoi pensieri.

Tutto perfetto? No. Se da una parte l'ho trovato veramente un bel romanzo, godibile e ben scritto, dall'altra ho notato alcune cose che non mi sono piaciute. In primo luogo, ci sono alcune incongruenze con la reale storia di Jane Austen. In alcuni casi sono necessarie alla storia, come il viaggio a Bath mai avvenuto o lo stesso incontro tra i due protagonisti (distanti anche qualche anno), e quindi ci sta. In altri casi invece non hanno un reale perché. Ad esempio, viene detto che la madre di Jane Austen muore prima del padre, cosa non vera dato che la madre sopravviverà alla stessa Jane per altri 10 anni, morendo nel 1827. O ancora, Jane e Cassandra si trasferiscono a Winchester solo poche settimane prima della morte di Jane proprio per farla curare e non tanto tempo prima, come invece viene suggerito per tutto il romanzo. Non so, sono forse piccolezze, ma mi sono saltate all'occhio, soprattutto perché sono distorsioni inutili, che non hanno un reale ruolo nel racconto.
Un altro elemento che non mi è piaciuto, e che ho trovato quasi fastidioso, è la storia parallela, se così possiamo chiamarla, con protagoniste la figlia di sir Addison, Jane Mary, e Angelica Winnicott. L'ho trovato un di più poco necessario, come se si volesse per forza inserire un elemento frivolo in una storia triste; non è appunto necessario, soprattutto con un personaggio così meraviglioso come Jane Austen, di cui invece la scrittrice ha saputo delineare non solo l'amore per la scrittura, la passione per sir Addison, il dolore nella ineluttabile morte, ma anche l'aspetto un po' più frivolo e civettuolo.

Voto
3 cuoricini e mezzo!

Fan di Jane Austen unitevi e ditemi la vostra!!^^

Alla prossima




comunicazioni

Apre i battenti il gruppo facebook di Italians Do It Better - Books Edition!

5/21/2014

Buon pomeriggio carissimi lettori!
Scriviamo questo post per comunicarvi una novità che riguarda il nostro blog. Abbiamo, infatti, deciso di dare il via a una nuova avventura web: il nostro gruppo facebook. Come sapete se ci seguite, potete già trovarci su questo social network e tenerci d'occhio sulla nostra pagina, ma desideravamo uno spazio in cui entrare in più stretto contatto con i lettori e con gli autori. Così abbiamo pensato di inaugurare il gruppo per condividere le nostre letture tricolore, scambiarci consigli, fare quattro chiacchiere e promuovere ulteriormente la nostra bella e insuperabile letteratura.
Se desiderate unirvi al gruppo, potete trovarci qui: IDIB-BE Gruppo Facebook.
Abbiamo, inoltre, pensato fosse utile concedere uno spazio apposito per la promozione delle opere da parte degli autori e dei lettori. È nato così Italian Breakfast, un appuntamento quotidiano (dal Lunedì al Venerdì) dalle ore 9.00 alle ore 11.00 in cui ognuno può pubblicizzare i propri libri o quelli che ritiene più meritevoli. Potete trovare tutte le indicazioni nel regolamento del gruppo su facebook.


E questo è tutto! Speriamo sarete dei nostri ^-^
Un saluto libresco,
IDIB_BE Staff

Alaisse

Recensioni a confronto: SI LASCIANO TUTTI - SIMONE LAUDIERO

5/19/2014



Buongiorno a tutti!
Oggi vi aspetta una super recensione di Si lasciano tutti di Simone Laudiero, o meglio una tripla recensione.
Stefania, Rosy e Alaisse hanno letto questo libro dandone tre giudizi totalmente diversi. Mentre Stefania è rimasta insoddisfatta e Rosy lo ha trovato piacevole ma niente di che, Alaisse lo ha adorato.

Queste recensioni a confronto dimostrano proprio che i gusti sono gusti.


Più riguardo a Si lasciano tutti

Titolo: Si lasciano tutti
Autore: Simone Laudiero
Pagine: 310 pp.
Editore: Sperling & Kupfer

Trama: Roberto è un trentenne con un imprecisato lavoro di segreteria e quella faccia lì: la faccia di chi si è appena lasciato con la ragazza. Eppure lui e Sandra sono ancora insieme. Va bene, non sarà un amore travolgente, ma può funzionare e Roberto è pronto al grande passo: trasferirsi da lei. Prima o poi però tutti si lasciano, e allora anche i nonni ottantenni di Sandra annunciano il divorzio. Peccato che la casa in cui Sandra e Roberto pensano di convivere appartenga alla nonna e che lei, tornata single, abbia deciso di sfrattare la nipote. Tutti i progetti della coppia rischiano di andare in fumo da un momento all'altro, e Roberto non ha intenzione di stare a guardare. Una scanzonata - e comicissima - commedia sull'amore dedicata a chi quasi riesce a farne a meno (quasi!). Perché non è che Roberto si fidi tanto della teoria della coppia ultraterrena, per cui a un certo punto nella vita arriva la vera storia d'amore che ti ripaga di tutte le storie di merda. Ma chissà che la battaglia contro la famiglia di Sandra non lo aiuti a capire cosa vuole davvero.

Cosa ne pensa Stefania:

Il protagonista di questo romanzo è Roberto, un giovane professionista napoletano, sottopagato e a mio parere perennemente insoddisfatto.
Roberto "sente" che sta per finire la sua storia con Sandra, dopo due anni, per capirci qualcosa l'autore torna indietro nel tempo e ci racconta sia la loro storia che tutte le altre di Roberto.
Le storie passate, che vanno dal primo bacio stampo dei 12 anni alla quasi convivenza dei 32 con Sandra si alternano al presente. Consiglieri nel tempo di Roberto sono i suoi storici amici Tommaso, Minerva e Anna, sebbene nemmeno loro abbiano esperienza di storie serie e durature.
Nel presente, la questione è conservare la casa di Sandra di cui sua nonna vuole rientrare in possesso, dietro ci sono tutta una serie di intrighi familiari e così Roberto si trasforma in segugio, lui a quel terrazzino non vuole proprio rinunciare! Ma, secondo voi, se un terrazzino è tanto decisivo per una storia, può mai essere questa ben consolidata?
Lascio a voi scoprire come va a finire, sia col terrazzino che con Sandra.
Il titolo sembra il grido disfattista di chi si guarda intorno e vede coppie che stanno insieme da anni, a volte decenni e che si lasciano da un giorno all'altro. La constatazione che giustifica chi non vuole impegnarsi, tanto "si lasciano tutti" alla fine.
Non sapevo cosa aspettarmi da questo romanzo, ero titubante all'inizio ma poi mi sono lasciata trascinare dal tam tam e così l'ho letto, tutto d'un fiato.
Ebbene, devo dire che la fine mi ha lasciata alquanto perplessa, credo di aver letto dei paragoni con Woody Allen e, onestamente, il romanzo un po' ricorda i film del celebre regista hollywoodiano.










Cosa ne pensa Rosy:

Si lasciano tutti è uno squarcio sulla vita amorosa di Roberto. La narrazione alterna il racconto della situazione attuale, Roberto e Sandra che cercano di gestire una strana crisi coniugale tra ottantenni, al racconto delle rotture con le varie ex fidanzate di Roberto: dalla primissima, a cui nemmeno aveva dato un vero bacio (sono stati insieme nove giorni, sette dei quali lei li ha trascorsi in vacanza), fino all'ultima. Tutte rotture che, a detta di Roberto, sono avvenute per incapacità di stare insieme o per incompatibilità. Una volta è lui a lasciare spezzando il cuore della povera Lucia Salazar, una volta è lui ad essere lasciato. 
Si lasciano tutti di Simone Laudiero è un libro che mi ha suscitato essenzialmente due emozioni: comprensione e rabbia. Comprensione nei confronti del protagonista Roberto, a cui sembra capitare di incontrare sempre, sempre la ragazza sbagliata. Rabbia ancora nei confronti del protagonista che dimostra un'immaturità incredibile nel relazionarsi con le donne! Non gliene va mai una bene: o per una ragione o per l'altra tutte le sue relazioni finiscono. Beh, forse è anche il fatto che sono donna e che essenzialmente non capisco come funziona la mentalità di Roberto, rappresentante del genere maschile (Dio ce ne scampi), ma effettivamente quando una delle sue ex lo lascia dicendogli "noi non ci capiamo" io capisco che non si capiscono e so cosa lei gli sta dicendo...ma lui no...non ci arriva. 
Si lasciano tutti è un libro che si legge alla leggera, ci si fa due risate sulle esperienze passate di questo ragazzo napoletano che ormai supera la trentina e che vive ancora con mammà. 
Raccontato con la stessa leggerezza con cui racconteresti una storia all'amico di turno, con una birra in mano e magari un pezzo di casatiello nell'altra. Lo stile di Laudiero è semplice e scorrevole a tratti (o forse più) ironico, un modo di scrivere che accompagna il lettore per mano fino alla fine, che in realtà non è proprio la fine perchè si sa, si lasciano tutti (assunto che io NON condivido).
Se cercate una lettura piacevole, ben scritta, ironica, divertente e perchè no, sarcastica, allora questo libro fa per voi. Io l'ho trovato molto, molto carino, ma credo che se lo avessi letto in un altro momento della mia vita non avrei avuto che brutte parole per un tipo come Roberto. Un tipo che cerca di prendersi delle responsabilità, che tenta il tutto per tutto, ma non lo fa per amore, lo fa perchè ormai ha trent'anni ed è ora di lasciare mammà.







Cosa ne pensa Alaisse:

Roberto vive a Napoli e sta per rompere con la sua ragazza. 

«Ci lasciamo domani». 
«Ma che dici?». 
«Io e Sandra ci lasciamo domani», ripete Roberto. 
«Così, dopo due anni», Minerva schiocca le dita. «E quando l’hai deciso?». 
«Non l’ho deciso. Non è che voglio lasciarla io».
«E come lo sai, allora?». 
«Non lo so. Ma domani finisce che ci lasciamo».

Questo è il prologo che ci catapulta nel vivo della storia, dove Roberto deve lottare insieme a Sandra per la casa in cui vogliono vivere. I nonni della ragazza, infatti, si stanno separando e la nonna ha deciso di andare a vivere nella casa di città, quella dove abita Sandra, e dove i due giovani avevano progettato di andare a vivere insieme. 
Roberto si improvvisa così detective e cerca di scoprire la causa della rottura dei nonni, nella speranza di farli riappacificare e tenersi il terrazzino che conserva tanti ricordi e tante speranze per il futuro. 
All’inizio anche Sandra partecipa all’investigazione. 

«Allora tu tieni impegnato mio nonno e io parlo con la nonna».
«Che vuol dire tieni impegnato?». 
«Parlagli di qualcosa. Di cani».
«Di cani?». 
«Mio nonno adora i cani. I cani da caccia. Da quando ha smesso di lavorare non pensa ad altro. Tu hai un cane, no?». 
«Jimi, il cane più vecchio del mondo».
«Perfetto. Fagli qualche domanda su Jimi».
«Tipo, quando morirà?». 
«Ma hai paura di mio nonno?». 
«Dipende. È lui che ha ammazzato il cinghiale all’ingresso?».

Finché persino Sandra getta la spugna e Roberto si trova da solo a seguire il cugino di lei, Gianmarco, per scoprire il mistero dietro la rottura dei nonni. 
Al giallo su questo inaspettato divorzio si alternano i flashback delle rotture di Roberto, a partire dalla prima con Sonia Parisio, a dodici anni, per arrivare fino alla più recente.

Tra messaggi sui social network e incontri al bar, Roberto si destreggia nel suo ruolo di investigatore senza infamia e senza lode, con colpi di fortuna e consigli da parte di ex non proprio dimenticate. Fino alla grande scoperta, all’illuminazione che spiega tutto e che può salvarli. 
O forse no. 
Perché, in fondo, Si lasciano tutti. 

Quello che mi è piaciuto di più del libro è sicuramente la personalità del protagonista. Un po’ scanzonato, testardo, ironico e sempre innamorato. A volte è lui che lascia, più spesso è lui quello che viene scaricato. Chiede i perché, ma non li sa dare. 
 Ambientato a Napoli, anche se con qualche fuga in altri posti, questo libro dà l’impressione di essere immersi nella sua atmosfera, con tanti personaggi che ruotano attorno al protagonista in un ballo frenetico. 
Anche la brevità dei capitoli, suddivisi in paragrafi più corti, dà l’impressione di brevi stralci di vita, mescolati insieme fino a dare forma alla storia. 
Non si tratta di un’unica storia romantica, anche se l’amore è l’argomento principale, ma piuttosto una raccolta di episodi che hanno in comune l’adagio del titolo: si lasciano tutti. Potrebbe sembrare deprimente, invece la freschezza dello stile e l’occhio disincantato del protagonista rendono le sue tragiche storie amorose un insieme di aneddoti gustosi, di quelli da raccontare agli amici davanti a una birra. Cosa che – tra l’altro – succede anche nel libro.
Aggiungete a tutto questo due genitori ossessionati da 24, amici che lo assecondano anche nelle trovate più assurde e una ex che si rifà improvvisamente viva e capirete quanto possa essere intensa la vita di Roberto. 

Ammetto di essermi trovata spesso spiazzata dallo stile, che contiene molti dialettismi, e in alcune occasioni ho dovuto googlare. 
Tanto per dirne una, a quanto pare, secondo i personaggi di Si lasciano tutti, qui al Nord teniamo la cazzimma. E se volete scoprire cos’è, giusto per sapere se è contagiosa, ecco la spiegazione che ho trovato io.

Ho impiegato diverso tempo, poi, per capire che quando i personaggi “addentano un cornicione” non stanno demolendo un edificio, ma si parla dei bordi della pizza napoletana, detti appunto cornicioni. Forse voi lo sapevate già, ma per me è stata una mezza rivelazione.
Insomma, oltre all’umorismo e alle batoste sentimentali, questo libro mi ha fatto sorridere per la prospettiva diversa da cui ho potuto guardare i personaggi. Nord e Sud si mescolano e le battute sulle diversità strizzano l’occhio al buon vecchio pregiudizio. 
Il bello è proprio questo essere immerso nell’attualità, fin nei piccoli dettagli, e il progredire della storia su due binari paralleli, il passato e il presente, che finiranno per intrecciarsi comunque. 
È una lettura che mi è piaciuta e di cui sono molto soddisfatta. Ve la consiglio anche, e soprattutto, se non siete amanti del genere romantico classico, perché saprà sorprendervi. 





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