Recensione: L'OMBRA DELLA CHIMERA (L'Accademia dei Supereroi #1) di Simone Laudiero

6/17/2015

Titolo: L'Ombra della Chimera (L'Accademia dei Supereroi #1)
Autore: Simone Laudiero
Editore: Piemme
Prima edizione: 12 maggio 2015
Pagine: 320
Prezzo: Rigida - € 16,00



Nando è convinto che nella sua classe tutti abbiano un superpotere tranne lui: c'è Roberto che ha la super forza, Giorgio lo sputo a orologeria e sua cugina Alessia che può prendere fuoco come una torcia... Nessuno però vuole credergli. Finché un giorno, dopo quello che sembra un semplice controllo anti-pidocchi, Nando si risveglia in uno strano centro dove i ragazzi con superpoteri sono segregati e controllati a vista. E come gli altri, presto anche lui dovrà iniziare l'addestramento... 





***
Nella mia classe hanno tutti un superpotere tranne me. Ogni volta che lo faccio notare a qualcuno la risposta è sempre la stessa: i superpoteri non esistono. E invece eccoli, sono sotto gli occhi di tutti.

Nando, diminutivo di Ferdinando Pica, ha dodici anni e si sente un diverso: tutti i suoi compagni di scuola sanno fare qualcosa di speciale, almeno ai suoi occhi. C'è chi ha la superforza, chi i super-riflessi o altri poteri psichici.


La più potente di tutti è senza dubbio Giulia Nicodemo, che è una telepate. 

Giulia è timida, porta gonne a pieghette nere, il cerchietto rosso e camicie con il colletto ricamato e non ha il seno, ma ha gli occhi verdi, i capelli neri a caschetto e ti fa venire voglia di baciarla anche se è solo la quinta più carina della classe.

Nando è un ragazzo normalissimo e si rassegnerebbe anche alla sua condizione, se non fosse che i superpoteri degli altri gli sembrano così evidenti da non poter accettare di essere l'unico a notarli.
Almeno anche Alessia, sua cugina e migliore amica, è una ragazzina normale o, meglio, lo era. Nando ha, infatti, visto la sua testa prendere spontaneamente fuoco (un fuoco azzurro): da allora, Alessia non è più la stessa.
Dopo diversi tentativi di scoprire la verità, Nando si è rassegnato: «Mi comporterò come una persona normale, tanto io sono una persona normale, essere normale è quello che mi riesce meglio.»
Ciò che Nando non sa è che lui non è per niente normale: un'ispezione antipidocchi rivelerà, infatti, che è un SUM, un soggetto con facoltà Super-Umane Manifestate.
La Repubblica tiene segreta l'esistenza dei SUM, radunandoli in un Centro di Riabilitazione. I SUM sono, infatti, portatori sani dell'Ombra della Chimera, una patologia letale per le persone normali.

Non ci giro attorno: L'Ombra della Chimera mi è piaciuto e molto. Mi ha riportato ai tempi de Gli Invisibili, una serie per ragazzi di Giovanni del Ponte, che leggevo anche quando avevo già superato l'età target. Il paragone mi è venuto spontaneo per la piacevolezza della lettura: L'Accademia dei Supereroi è solo al primo libro, ma promette davvero bene.
È probabile che molto del mio entusiasmo sia legato proprio ai superpoteri: Nando e i suoi nuovi amici, Alessia e Giulia in testa (evviva le ragazze!), saranno solo dei ragazzini, ma hanno dei poteri e questo li rende irresistibili, soprattutto quando iniziano a formare un gruppetto molto affiatato.
Prendere in simpatia Nando, poi, è molto facile: la narrazione in prima persona, lineare come può essere il pensiero di un dodicenne ([...]se fossi stato nei miei genitori avrei pensato: «Nando dev'essere proprio convinto di quello che dice, per fare una cosa del genere». E invece pensavano: «Lo chiudiamo in casa per una settimana e tutto si risolverà da sé»), spinge a fare subito il tifo per il protagonista. In fondo, tutti noi ci siamo sentiti diversi dagli altri, esclusi dalla nostra normalità, fosse dovuta a un'altezza nella media, al naso che non ci piaceva, agli occhi del colore più banale.
E il compagno di classe che sapeva fare i conti a mente, veloce e preciso come una calcolatrice, l'amica che, flessuosa e agile, spiccava nelle ore di ginnastica, diventavano miti irraggiungibili, supereroi.
Così, quando la madre di Nando lo rassicura dicendo che un giorno anche lui scoprirà il suo superpotere, mi è venuto da sorridere. La donna non si riferisce di certo a veri e propri poteri, ma a quella particolarità che ci può rendere speciali agli occhi degli altri.
Proprio per questo, se anche Nando fosse rimasto un ragazzino normale, credo che il romanzo mi sarebbe piaciuto comunque, ma la storia sarebbe stata un'altra.
E i teen SUM rock. Quindi non mi lamento: sono lieta che Nando non abbia soltanto una fervida immaginazione e questo perché anch'io sognavo di avere i superpoteri.
Nonostante lo sviluppo relativamente semplice (in uno YA avrei preteso più pagine, un maggiore approfondimento), ogni personaggio incontrato da Nando risulta ben caratterizzato: di ciascuno viene mostrato l'atteggiamento, rivelando anche i differenti intenti nei confronti del protagonista, soprattutto per quanto riguarda gli adulti.
L'aspetto che più ho apprezzato, però, è la contestualizzazione socio-politica. Nando vive in un mondo e in un'epoca che potrebbero essere i nostri, ma allo stesso tempo non vi è dubbio che non lo siano: non vi sono tecnologie più remote o più avanzate delle nostre e non vi sono indicazioni geografiche particolari. Si tratta di un universo alternativo, in cui la Repubblica si contrappone al Regno.
Tra i due Stati è in corso una guerra che si consuma da tempo, senza vedere il predominio dell'uno o dell'altro. Non c'è molto che i cittadini della Repubblica sappiano del Regno, se non che vuole imporre la propria forma di governo.
Sono vicende che Nando e i suoi compagni seguono con poca attenzione, un po' annoiati dalle solite notizie e un po' convinti come tutti gli adolescenti che quella dei telegiornali sia una realtà altra, diversa dalla loro, e che non li possa toccare direttamente.
Nonostante abbia superato l'età per la collana Il Battello a Vapore (ma c'è davvero un'età giusta per certi romanzi?), L'Ombra della Chimera mi ha trascinata nelle sue pagine, mi ha coinvolta nell'inizio di un'avventura, quella dei Supereroi, che non vedo l'ora di proseguire.
Se avete dei bambini, figli, nipoti, cugini, è un libro che vi consiglio di regalare e, poi, mi raccomando, fatevelo prestare: penso proprio che vi piacerà!




Plus. L'edizione è molto carina: nei risguardi vi sono le illustrazioni del Centro di Riabilitazione e della sua planimetria.


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