Recensione: Nero Elfico, di Daniele Picciuti

7/13/2016

Titolo: Nero elfico

Autore:  Daniele Picciuti

Editore: Watson Edizioni

Prima edizione: 10 dicembre 2015

Pagine: 278

Prezzo: cartaceo - € 10,00; ebook - € 1,99




Sinossi:

Ponte Spaccato è un villaggio sperduto di quattrocentocinquanta abitanti, un paese di fabbri, muratori, contadini, falegnami e artigiani, gente semplice che conduce una vita tranquilla. Finché non fa la sua apparizione Lacero, un mezz’elfo feroce e astuto, che nel giro di poco tempo riesce a diventare sceriffo. Lui e Violata, la sua donna, una spietata assassina, si trovano presto al centro di una serie di macabri e sanguinosi avvenimenti che sconvolgono la cittadina. Il Male stesso, nelle vesti di alcuni personaggi diabolici e perversi – il demone Scribacchio, la contessa Bianca, il mago Grimorio, il nano Toro-Dai, il Negromante – si abbatte su quella povera gente che, suo malgrado, dovrà fare affidamento, per la propria sopravvivenza, al “male minore” costituito dalla scanzonata coppia di criminali. Della partita saranno le terribili gemelle Coro, il Castigatore muto, il grosso Melmone e sua madre Poiana, e numerosi altri personaggi uno più improbabile dell’altro, fino a scomodare nientemeno che dei viaggiatori stellari. Presto, tutti comprenderanno che l’ago della bilancia in questo scontro è il Trono d’ossa, un antico artefatto che dà, a chi vi siede, il dominio sui morti.


Recensione:


Nero Elfico è un libro molto originale, incentrato in un ambiente fantasy tutt'altro che convenzionale e sicuramente non adatto ai bambini, visto che è piuttosto crudo ed esplicito.
Lo stile è diretto e avvincente, io infatti sono riuscita a leggere il libro in un paio di giorni, ero così curiosa che sono stata costretta a concluderlo in fretta.
La trama è ricca di avvenimenti che si susseguono con un ritmo veloce, così come i personaggi, che sono molti e ben definiti.

L'impostazione poco convenzionale si capisce da subito, quando si incontra Lacero, il mezz'elfo protagonista di questa storia, che ci porterà a trovarci al cospetto di non-morti, elfi, stregoni, licantropi, orchi, alieni e altre creature più o meno tipiche dei vari mondi fantasy.

Lacero non è certo un eroe: è un assassino, un ladro, un personaggio che cerca di ottenere profitto dalle situazioni che deve affrontare senza pensare troppo alle conseguenze etiche, anche se a modo suo fa delle scelte che dimostrano che in fondo in fondo anche lui ha una coscienza da qualche parte dentro di lui. 
Violata, la donna che lo accompagnerà in parte di queste avventure, è una donna forte e piuttosto crudele, un'assassina ninfomane, tratti che la rendono una protagonista atipica, ma interessante.
Tra gli altri personaggi è degno di nota Melmone, il mezzo-gigante forte, buono e piuttosto stupido che sogna di diventare sceriffo e di essere rispettato e che vive con la madre, Poiana, dalla quale prende ordini e che, nonostante lo tratti malissimo, pare volergli bene.
I nomi sono particolari e aiutano a ricordare con facilità i personaggi e le loro caratteristiche, io mi sono divertita da subito a indovinarne i significati.

L'ambientazione è quindi fantasy, ma il romanzo contiene elementi appartenenti  a parecchi altri generi, primi tra tutti l'horror e la fantascienza; l'autore prende comunque in prestito anche elementi più o meno attuali, facenti parte della cultura pop.

I colpi di scena sono parecchi sin dalle prime pagine, i personaggi sono tantissimi e spesso non si fa in tempo ad affezionarsi a uno che questo già ci abbandona. L'autore ci presenta infatti un gran numero di archetipi del fantasy e li 'sfrutta', prendendosi gioco di loro e di noi per raccontarci di protagonisti difficilmente amabili, dai comportamenti a volte biasimabili, ai quali però si finisce con l'affezionarsi.

Tra i fattori positivi tengo a dire che l'editing è curato e fatto molto bene, per questo faccio i complimenti per questo all'autore e alla casa editrice.

Consiglio questo libro a chi ama le storie un po' strane e irriverenti, non certo ai puristi del fantasy, che siano in cerca di un vero e proprio fantasy. 
Ammetto che questo romanzo possa non incontrare i gusti di tutti, ma a me è piaciuto molto e sicuramente leggerò altro di questo autore che non conoscevo.



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