Recensione: FALLITI di Vito Maselli

9/22/2017


Titolo: Falliti. Storie di ordinaria quotidianità
Autore: Vito Maselli
Casa editrice: Les Flaneurs Edizioni 2017
Genere:  Narrativa, attualità
Pagine: 164
Prezzo:  13,00€

Sinossi
I falliti sono quelli che non ce la fanno, coloro i quali cercano di rimanere a galla durante la risacca e di resistere alle intemperie della vita, ma vanno a fondo. Alcuni provano a risalire in superficie, altri non ci pensano neanche. Gli ordinari falliti di questo libro si lasciano vincere dalla vita che, a volte, è talmente imprevedibile da avvolgerli in trame dalle tinte fosche, inimmaginabili nei loro risvolti.




Recensione:

Questo libro è una raccolta di racconti di vita, di persone che lottano quotidianamente contro i piccoli fallimenti quotidiani. Immancabile ed in primis, compare lo scrittore in crisi, in guerra con la pagina bianca (incubo assoluto per tutti quelli che svolgono quest’attività). 

Sogno o realtà immaginata, l’autore si troverà a contatto con una giovane misteriosa.  Egli vorrà indubbiamente scrivere ogni singola parola che gli viene in mente e dedicarla a lei, la ragazza con i capelli neri e senza nome, con un sorriso che ha incendiato il suo deserto di ghiaccio, che in una sola notte è entrata nella sua testa e non ne uscirà mai. 
La realtà è splendida e crudele. 
Egli scriverà che una notte è stata sua, una notte sola e anche se rileggere di lei sarà triste tutte le volte, anche se gli sta procurando una ferita che gli farà sempre male, egli crede che ne valga la pena. Tutte le volte che avrà voglia di parlarle la troverà qui, scritta in poche righe e tanta vita. Voi, nei suoi panni, non lo fareste?

Meritevole e che consente una profonda riflessione anche il racconto dell’ossessivo gentiluomo, turista per caso sullo stesso treno di una giovane affascinante. 
Tale personaggio ci tiene a rilevare che: noi tutti viviamo la nostra vita con la più totale mancanza di conoscenza globale dell’universo, crediamo solo in noi stessi e nel nostro orticello che possiamo toccare e vedere. Siamo abituati a stivare tutto in scompartimenti ben definiti, basta una piccola cosa che non sia come l’avevamo immaginata e boom, impazziamo.

Riconosciamo solo la base di quello che ci hanno insegnato, come non parlare agli sconosciuti, non fidarsi di nessuno, pensare solo a se stessi. Invece ci consumiamo per lavorare e lottare, cercando di ottenere cose che alla fine sono solo passeggere, o nel peggiore dei casi addirittura ci sopravvivono. La verità è che siamo tutti come ottusi cani che scavano alla ricerca di un osso irraggiungibile.

Speriamo sempre nel nostro momento, lo rincorriamo ma non lo troviamo mai. È lui a trovare te e quando arriva, ti coglie sempre impreparato.

Sei racconti ben scritti, un autore italiano che merita di essere conosciuto e seguito.  Non vi svelerò alcun dettaglio aggiuntivo (per non togliervi la gioia della lettura), ma resta indubbio che il mio racconto preferito è stato “ Nido di vespa”.



 







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