Recensione: "BLACK FRIARS - L'ORDINE DELLA SPADA" di Virginia de Winter

3/01/2013

Buon venerdì lettori del Bel Paese! La settimana lavorativa è praticamente finita e il weekend si avvicina con le sue promesse di svaghi e momenti di relax. Il nostro blog, ovviamente, vuole farvi compagnia e continuare a parlarvi di libri italiani! Oggi vi posto la recensione di un bellissimo romanzo che ho letto qualche tempo fa e che mi ha rapita con il suo fascino gotico. Sto parlando di "Black Friars - L'Ordine della Spada", esordio narrativo dell'apprezzata (e italiana, anche se dal nome non si direbbe!) Virginia de Winter, un'autrice che ho scoperto da poco ma che ho immediatamente adorato! 

***********************

Titolo: Black Friars - L'ordine della spada
Autore: Virginia de Winter
Editore: Fazi
Collana: Lain
ISBN: 9788876250798
Pagine: 682 p.
Prezzo: € 19.50
Genere: Romanzo
Sottogenere: Gothic Fantasy, Paranormal Romance
Anno di pubblicazione: 2010

Trama
Chi è Eloise Weiss? Perché il più antico vampiro della stirpe di Blackmore abbandona per lei l'eternità suscitando le ire di Axel Vandemberg, glaciale Princeps dello Studium e tormentato amore della giovane? La Vecchia Capitale si prepara alla Vigilia di Ognissanti e il coprifuoco è vicino perché il Presidio sta per aprire le sue porte. Il lento salmodiare delle orde di penitenti che si riversano per le vie, in cerca di anime da punire, è il segnale per gli abitanti di affrettarsi nelle proprie case, ma per Eloise Weiss è già troppo tardi. Scambiata per una vampira, cade vittima dell'irrazionalità di una fede che brucia ogni cosa al suo passaggio. In fin di vita esala una richiesta d'aiuto che giunge alle soglie della tomba dove Ashton Blackmore, un redivivo secolare, riposa protetto dalle ombre della Cattedrale di Black Friars. Il richiamo della ragazza è un sussurro che si trasforma in ordine, irrompe nella sua mente e lo riporta alla vita. Nobili vampiri di vecchie casate, spiriti reclusi e guerrieri, eroici umani e passioni che il tempo non è riuscito a cancellare: "Black Friars. L'ordine della spada" è un mondo nuovo che profuma di antico, un romanzo che si ammanta di gotico per condurre il lettore tra i vicoli della Vecchia Capitale o negli antri del Presidio, in un viaggio che continua oltre la carta e non finisce con l'ultima pagina.

***********************

La mia recensione

"Black Friars - L'Ordine della Spada" è il romanzo d'esordio dell'autrice italiana Virginia de Winter e il primo volume di una saga maestosa, ricca di fascino e mistero. Ho finito di leggere questo libro da pochissimi giorni e il clima di gotica sensualità che mi ha avvolta durante lo scorrere dei capitoli è ancora intatto e sembra non volermi più abbandonare. Questo è, infatti, uno di quei romanzi che si appiccicano addosso al lettore e lo rendono partecipe di un'avventura unica e irripetibile.
La storia è incentrata su Eloise Weiss, una studentessa appartenente alla casta degli scholares della facoltà di Medicina situata nello Studium (una sorta di ateneo dove sono riuniti gli Ordini dedicati all'istruzione), che durante la pericolosa notte della Vigilia di Ognissanti, mentre sta rientrando negli alloggi del collegio riservati agli studenti, viene aggredita da un gruppo di penitenti che la credono una vampira. Trascinata con la forza per le strade buie e deserte della città, maltrattata e ferita formula una richiesta d'aiuto talmente disperata da richiamare il vampiro centenario Ashton Blackmore da un sonno che dura ormai da sedici anni. Dopo essere accorso da Eloise e aver ucciso coloro che l'hanno attaccata, Ashton la porta al sicuro nel dormitorio e con il suo sangue cura le ferite riportate dalla ragazza.
Da quel momento Eloise sa di essere in debito con il vampiro, che non tarda ad assicurarsi la sua gratitudine in cambio dell'aiuto in una misteriosa questione che riguarda il tormentato passato della famiglia Blackmore. Eloise, dapprima diffidente e intimorita da Ashton, con il trascorrere dei giorni e l'approfondimento della conoscenza dell'animo del non morto, inizia ad abbattere il muro che la separa da lui e a fidarsi ciecamente delle sue intenzioni. Il loro rapporto di amicizia, tuttavia, non è visto di buon occhio da una vecchia e intima conoscenza di Eloise, cioè Axel Vandemberg, Princeps dello Studium e Duca dell'Ordine della Chiave, che non perde occasione per metterle i bastoni tra le ruote, limitare la sua libertà e tentare di riconquistare il suo amore. Ma il rancore, la rabbia e il disprezzo che Eloise nutre nei suoi confronti a causa del comportamento tenuto in passato saranno molto difficili da superare e Axel dovrà lottare con tutte le sue forze per farla tornare da lui.
Intorno alla trama sentimentale, l'autrice traccia le linee decise di una storia complessa e originale che ha tenuto la mia attenzione costantemente alta. L'incontro con Ashton Blackmore porta Eloise a scoprire un terribile segreto riguardo la propria natura, che cambierà radicalmente la sua esistenza e metterà a repentaglio la sua vita. Una fitta rete di segreti si staglia sullo sfondo di Black Friars, nei meandri del Presidio (il luogo dove si trovano le creature della notte), e trascina la nostra eroina in un turbine di eventi oscuri e terribili che girano intorno all'Ordine della Spada.
Virginia de Winter ha compiuto un esordio davvero in grande stile dando vita ad una storia ammaliante e infinitamente dettagliata; cercare di descrivere tutti i particolari del suo scenario è praticamente impossibile, sarebbe come mettersi a contare i fili d'erba di un prato vastissimo. La sua è una storia ricca di elementi che compongono un ingarbugliato mondo immaginario e le conferiscono a pieno titolo la nomina di abile narratrice.
Prima di tutto devo spendere due parole per l'ambientazione originale e credibile. La realtà in cui ci spedisce la de Winter è nuova, gotica e leggermente inquietante. Sono rimasta completamente irretita da questo scenario oscuro che mi ha sballottata attraverso cimiteri e obitori, eleganti palazzi signorili e gallerie sotterranee, piazze affollate nel centro della città e taverne poco invitanti nei quartieri più squallidi, in un'imprecisata epoca passata e immaginaria dove i merletti, i guanti e le crinoline spadroneggiano; proprio questa concomitanza tra lunghe sottogonne, mantelli, spade, pizzi e balli crea un'atmosfera irresistibile e conturbante.
La protagonista è descritta in modo esaustivo e, dopo pochi capitoli, la mente del lettore viene inesorabilmente connessa alla sua; la scrittrice è bravissima nel mostrare i sentimenti contrastanti che caratterizzano Eloise e, soprattutto, la crescita che avviene dentro di lei con l'evolversi dell'intreccio. I due co-protagonisti che si dividono la sua attenzione, Axel e Ashton, sono figure piene di carisma, interessanti e con spessore, che non sono inserite nella trama come semplici spalle o con l'intento di formare un ipotetico triangolo amoroso (a mio avviso inesistente), ma possiedono una posizione solida ed essenziale all'interno della storia. Virginia de Winter ci presenta una sfilata di personaggi tratteggiati con mano sicura e che, a seconda dei momenti, donano leggerezza o serietà agli eventi narrati: il damerino ipocondriaco Bryce Vandemberg (che io ho adorato), i due vampiri Adrian Blackmore e Cain Blackmore (il primo gentile e distaccato, il secondo giovane e impulsivo), la timida Sophia Lord e l'umile Julian Lord, i simpatici e coraggiosi Ross Granville, Stephen Eldrige e Gilbert Morgan.
La storia d'amore tra Eloise e Axel è intrisa di vivacità, un miscuglio sofferto di passione e dolcezza costantemente velato dall'ombra corrotta del passato che li ha divisi quando lei era appena una matricola dello Studium. Ho amato il modo in cui l'autrice ha raccontato lo sviluppo della loro relazione, passando da un odio disperato e motivato alla resa e alla sopraffazione dei sentimenti profondi e teneri che li tiene legati dall'infanzia. Un altro aspetto che ho apprezzato è stata la scelta di non creare un triangolo sentimentale (almeno non in questo primo volume), ma di basare il rapporto tra Eloise e Ashton su un legame di amicizia, rispetto, fiducia, affetto e ironia.
Virginia de Winter ha uno stile raffinatamente antico e ricercato, evocativo ed elegante, che le permette di creare una prosa sostanziosa, ornata e ricca di dettagli. Le sue pagine sono intrise di metafore che conferiscono una vena poetica e pregiata alle descrizioni. Questo tipo di scrittura, però, rappresenta nello stesso tempo un pregio e un difetto: l'autrice, infatti, esprime nel vezzo della scrittura barocca tutto il suo talento e, a parer mio, lo fa egregiamente e questa storia non poteva che essere scritta in questo modo, poiché uno stile più moderno ne avrebbe diminuito il fascino; ciononostante, le frasi troppo auliche e metaforiche in alcuni punti rendono la lettura più pesante e smorzano il ritmo delle situazioni facendo perdere alla narrazione una parte di fluidità. La bellezza del romanzo, tuttavia, deriva anche da questo particolare stile -inusuale al giorno d'oggi- e i punti lievemente più lenti, alla fine, risultano un difetto ampiamente sormontabile rispetto al valore, alla complessità e all'importanza dell'intera opera.
Leggendo il romanzo si può riconoscere un percorso di crescita della de Winter che, soprattutto nell'ultima parte, mi ha tenuta avvinghiata alle pagine con una prosa maggiormente scorrevole, pulita e ricca di colpi di scena. A mano a mano che andavo avanti ho notato, inoltre, una partecipazione più accesa da parte dell'autrice alle emozioni dei personaggi (ad esempio, il modo con cui ha descritto il riavvicinamento di Axel ed Eloise, con un tocco dolce, intenso, poetico e intimo, mi è piaciuto moltissimo); nella prima parte, invece, la narrazione sembra più distaccata, forse perché servono molte pagine per introdurre la vastità dello scenario e delle varie relazioni che intercorrono tra gli Ordini, tra i personaggi e tra le numerose cariche e ci sono pochi avvenimenti di rilievo. 
"Black Friars - L'Ordine della Spada" è un romanzo di stampo gothic fantasy affascinante, raffinato e intrigante, un brillante esordio narrativo che consiglio soprattutto a chi vuole un libro corposo e ricco, capace di trascinare in una realtà oscura e lievemente horror plasmata da cimiteri, mausolei, tombe, chiese, cripte e inquietanti creature della notte. Un libro da non perdere!



Ti potrebbe anche interessare

14 commenti

  1. Monia concordo con te!!!!L'ordine della spada, ma tutta la saga Black friars io l'ho adorata!! Ammetto all'inizio di avere avuto un po' di difficoltà, il fatto che utilizzasse un linguaggio molto ricco e articolato e che usasse un intero vocabolario solo per dire una cosa come:era una notte trapuntata di stelle...mi ha fatto pensare più volte di mollare, ma superata la metà del primo..si vola..negli altri due poi questo problema scompare e sono uno meglio dell'altro..anch'io l'ho trovato meraviglioso..è una delle più belle letture dell'anno scorso

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Vale, i seguiti devo ancora leggerli, ma non sto più nella pelle per la curiosità ;-) La scrittura della de Winter mi piace tantissimo, mi affascina e concordo pienamente: anche per me è stata una delle più belle letture del 2012!!! L'ho desiderato tantissimo questo libro e, quando ho avuto l'opportunità di leggerlo, sono rimasta pienamente soddisfatta e ammaliata dalla storia ^_^

      Elimina
  2. Black Friars è davvero un must have. Una meravigliosa scoperta per la quale devo ringraziare Alaisse che mi ha fatto una testa tanta con i suoi deliri... una volta iniziata la lettura, ho iniziato a delirare anch'io. E poi, uno tira l'altro: l'attesa per la prossima uscita è quasi una tortura. Io ho adorato lo stile: è proprio ricco come piace a me. =)
    Sono d'accordo con Vale: una delle letture più belle dell'anno passato.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Lo stile è meraviglioso con tutti quei fronzoli che arricchiscono la prosa, è raffinato e perfetto per questo tipo di storia. E tutti i particolari della trama mi hanno incantata *O*

      Elimina
  3. Non potevo non commentare...
    E' in assoluto uno dei miei libri preferiti. Dovevo dirlo! >.<
    Virginia De Winter è sicuramente la mia autrice italiana preferita. Se solo ce ne fossero di più di storie come la sua!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sì, è vero. Magari ci fossero centinaia di Virginie de Winter in giro!!! Ci sarebbero storie stupende da leggere :D E poi c'è Axel ♥ Un protagonista maschile per cui sono pazza d'amore!!!

      Elimina
  4. Virginia De Winter è davvero bravissima, ho adorato questo libro *^*

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sì, Elena, concordo pienamente con il tuo pensiero. La de Winter è una scrittrice piena di talento e spero continui a raccontarci storie così avvincenti e coinvolgenti ^_^

      Elimina
  5. Io ho letto solo questo libro della De Winter e all'inizio ho fatto un pò fatica a starle dietro...ma poi mi ha preso e non potevo più lasciarlo....Dovrò recuperare gli altri due!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Anche io devo ancora leggere i seguiti, ma questo l'ho adorato!!! Mi piacciono lo stile, l'ambientazione gotica, l'intreccio articolatissimo e i personaggi, soprattutto Axel e Bryce Vandemberg *O*

      Elimina
  6. Risposte
    1. Ciao! Sono contenta di aver destato il tuo interesse verso questo romanzo ^_^ È un libro che merita davvero! Spero di averti convinta a leggerlo ;-)

      Elimina
  7. Ancora devo leggerlo, la tua recensione mi è piaciuta molto, davvero accurata^_^ e presto inizierò questa bella lettura.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Silvia ^_^ Te lo consiglio davvero... lo stile è ricco e forse all'inizio può rallentare la lettura, ma quando vai avanti la storia scivola via che è una bellezza e non ci si fa più caso :-)

      Elimina

la nostra newsletter nella tua email