Alessia

Recensioni a confronto: LA PUNIZIONE DEL ROMANZO di Danila Passerini

5/31/2013

Buongiorno lettori del blog! Come ben sapete, a noi ragazze di IDIB-BE piace confrontare i nostri pareri e vedere se sono simili oppure discordanti. Eccoci oggi, quindi, a proporvi le nostre opinioni sul libro "La punizione del romanzo" di Danila Passerini. Alessia e Monia hanno letto entrambe l'opera in questione ed ora sono pronte a parlarvene! 

Titolo: La punizione del romanzo
Autore: Danila Passerini
Editore: L'Erudita
Collana: L'urgente
ISBN: 9788867700288
Pagine: 170 p.
Prezzo: € 15.00 (cartaceo)
Genere: Romanzo
Sottogenere: Narrativa
Anno di pubblicazione: 2013

Trama
Filippo ha sedici anni, un carattere ribelle, capelli lunghi e magliette sbiadite che non riesce a buttare via. La scuola è piena di luoghi comuni soprattutto da quando, dopo la Terza guerra mondiale, tutti si sono messi in testa che bisogna spendere la propria vita per gli altri, essere compassionevoli, buoni. E lui, il più bello della scuola, non ci sta. Ogni compagno è bersaglio di frecciatine non troppo velate e battute taglienti, un po' per colpire i deboli, un po' per non svelare la propria personalità e le proprie passioni amorose rivolte all'unica che non sembra subire il fascino del bello e cattivo. Ma la scuola è un luogo di formazione non solo didattica ma anche caratteriale e morale, la cui missione è accompagnare nella crescita i ragazzi perché diventino adulti acculturati sì, ma soprattutto critici, coscienziosi, consapevoli. E allora non rimane da fare che una cosa: punirlo. Quale castigo sarebbe più adatto per lui della punizione del romanzo? Filippo entrerà in un libro, vestendo i panni di un personaggio, e il suo scopo sarà quello di vivere la sua nuova vita senza cambiarne la trama, neppure di una virgola, pena il non ritorno.


*****

Il pensiero di Alessia

Voglio iniziare ringraziando l'autrice che mi ha dato l'opportunità di leggere il suo romanzo, contattandomi personalmente. E' stata molto gentile e carina, e ho subito accettato la sua proposta perché ho avuto il sentore di trovarmi di fronte ad un'opera originale e interessante... e così eccomi qui a parlarvi de "La punizione del romanzo", esordio di Danila Passerini.
La storia è ambientata in un futuro non molto lontano (2041) in Italia, o per meglio dire Bologna, dopo la terza guerra mondiale. Il mondo e i suoi abitanti ora vivono senza confini, governati da un gruppo di persone scelte ogni anno dall'intera popolazione. Dopo la terza guerra mondiale e i problemi derivati da essa, gli abitanti hanno deciso di vivere in sintonia, dedicandosi completamente all'altruismo; infatti atti di egoismo vengono subito puniti in modo più o meno grave, a seconda del "reato" commesso.
Ah e mi stavo dimenticando di aggiungere che ovviamente il mondo e la tecnologia si sono evoluti moltissimo,tecnologie all'avanguardia per studiare come gli ologrammi tridimensionali (appena ho letto questa cosa ho pensato: "Che figata!") ed alcune persone selezionate hanno la possibilità di viaggiare nel passato per poter creare lezioni per gli alunni al massimo della realtà e veridicità. 
le persone hanno la possibilità di muoversi "volando" e nelle scuole vengono usate
Filippo è il nostro protagonista, un ragazzo adolescente, che vive con la propria famiglia a Bologna, non ama andare a scuola e si diverte a far soffrire i suoi compagni con battutine fuori luogo e comportamenti irrispettosi, Filippo viene considerato un egoista e dopo aver commesso l'ultimo atto di puro egoismo la Preside della scuola decide di riportarlo sulla "retta via", grazie alla punizione del romanzo; in cui una persona viene spedita in un romanzo, in cui dovrà interpretare un personaggio particolare e in cui non potrà cambiare niente della trama del romanzo in questione.
Appena si inizia a leggere questo libro, capiamo subito che Filippo è praticamente un bullo ed io personalmente ho provato subito un po' di "odio" verso questo ragazzo, ma dopo poche pagine l'autrice ci fa capire la situazione famigliare di Filippo e i motivi che lo hanno portato a comportarsi così; come sempre non voglio che il bullismo (o simili) vengano considerati un bene, anzi... Ma come ho detto un po' di tempo fa riferendomi ad un'altra recensione, purtroppo quando gli adolescenti vivono situazioni particolari, in cui vengono abbandonati a loro stessi, non sanno come reagire o come venirne fuori e probabilmente il bullismo è una delle strade più semplici da seguire. Ma non voglio tornare a fare poemi su questo argomento, altrimenti mi dilungo troppo e non vi parlo del resto del romanzo.
L'autrice ha deciso di spedire Filippo nei "Promessi Sposi", scelta azzardatissima (secondo me) perché è uno di quei libri che vengono considerati intoccabili; ma l'autrice si è comportata egregiamente ed io mi sono anche divertita a leggere di Filippo (adolescente di un mondo futuristico), alle prese con il diciassettesimo secolo gli usi e i costumi di questo periodo storico e soprattutto nei panni di don Rodrigo che lui ritiene il miglior personaggio de "I promessi sposi", o almeno lo riteneva il migliore prima di venir spedito direttamente nel romanzo.
La Passerini ha uno stile di scrittura molto fluido e piacevole, il lessico è semplice ma non trascurato e riesce a dare tutti i giusti dettagli per avere un quadro completo di personaggi e ambientazioni. Pensate che ci ho messo circa quattro ore a leggere il libro proprio perché sono stata coinvolta moltissimo dalla storia e dalla narrazione.
E' un romanzo che tocca il genere distopico, ma solo in parte, e in poche pagine l'autrice riesce a darci tutti gli indizi per capire come sia questo mondo futuro e come mai si sia arrivati a certi avvenimenti; dopo aver letto alcuni romanzi ritenuti distopici in cui in 300 pagine non venivano date informazioni riguardo l'ambientazione, beh "La punizione del romanzo" è stato un piccolo toccasana.
Ma oltre a questo, potrebbe venir considerato anche un po' romanzo di formazione, proprio perché il protagonista, grazie al suo viaggio nel romanzo come punizione, cresce a comprendere gli errori che ha commesso nella sua vita reale.
E' un romanzo divertente e coinvolgente, ben scritto e originale. Sono rimasta molto affascinata dalla capacità che ha l'autrice di emozionare, ma anche di far sorridere.
Credo proprio continuerò a seguirla e spero di poter leggere presto un altro suo libro. Dal canto mio, per concludere la recensione, voglio consigliarvi questo libro, vi prenderà poco tempo e soprattutto vi farà passare qualche ora in piacevole compagnia.


Come vedete il libro mi è piaciuto davvero molto, dopo aver scritto la recensione ho deciso di aggiungere mezzo punto perché sono stata molto coinvolta e perché ho apprezzato come l'autrice sia riuscite a creare una storia originale, nonostante abbia usato qualcosa di già visto: i viaggi dentro i libri.


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Il pensiero di Monia

Quando ho visto per la prima volta “La punizione del romanzo” di Danila Passerini ho pensato che dovevo assolutamente leggerlo. Sono rimasta immediatamente colpita dalla particolarità e, nello stesso tempo, semplicità della storia che l’autrice aveva scelto di narrare. E questa è stata una di quelle magiche volte in cui l’istinto mi ha saputo guidare benissimo, perché questo romanzo non mi è piaciuto, di più…è diventato uno dei miei libri preferiti! Una delle migliori letture di questo 2013! Ci sono libri che sono fatti esattamente per noi, che rientrano nelle nostre corde in modo perfetto…ecco, questo è uno di quei libri! Ed è stato un piacere immenso leggerlo e lasciarmi trasportare nel mondo di Filippo.
In un contesto storico e sociale proiettato nel futuro, la vita sulla terra è radicalmente cambiata. Dopo la Terza Guerra Mondiale, una catastrofe che ha causato danni gravissimi all’intera popolazione, il modo che le persone hanno di vedere la vita e di coesistere tra loro è notevolmente migliorato. Ora tutti sanno che l’egoismo, l’avidità e l’indifferenza non sono caratteristiche adatte a creare una società dove vivere in armonia, ma fattori che potrebbero riportare l’uomo a commettere gli stessi errori passati e a dare inizio a un nuovo conflitto dove sarebbe difficile, se non impossibile, sopravvivere. Per mantenere la pace e fondare una società con valori e principi è necessario seguire una certa condotta. La solidarietà, la comprensione e l’altruismo sono elementi basilari per la realizzazione di un mondo equilibrato e sereno; sono linee comportamentali che tutti devono seguire.
Questo stile di vita, tuttavia, non riscontra il favore del protagonista della storia. Filippo, un ragazzo sedicenne ironico e apparentemente spensierato che abita a Bologna, proprio non sopporta questo buonismo che tutti si ostinano a sfoggiare e non ha alcuna intenzione di lasciarsi coinvolgere in questo obiettivo comune che per lui ha tutta l’aria di una buffonata. La realtà in cui vive ha bisogno di un cattivo, un capro espiatorio contro cui scagliare la negatività che tutti cercano di reprimere, e lui non si tira certo indietro. Svogliato a scuola, impertinente, esasperatamente sarcastico, incurante dei sentimenti altrui, scortese, arrogante, insolente, sfacciato e insofferente alla bontà…è la vera pecora nera della sua scuola. In quel mondo, però, un comportamento del genere non è accettato e, a causa della sua ennesima marachella, Filippo dovrà subire la punizione del romanzo. Per imparare a rispettare il prossimo e a capire il significato di un mondo privo di egoismo e crudeltà, verrà spedito direttamente ne “I Promessi Sposi”, il romanzo che odia con tutto sé stesso, a vestire, però, i panni dell’unico personaggio che apprezza: il famigerato Don Rodrigo. Durante la sua permanenza nell’opera di Manzoni, riuscirà a comprendere i suoi errori o si lascerà trasportare dalla recita? La punizione del romanzo avrà effetto?
Questo libro è assolutamente fantastico! Una storia che si presenta con molta semplicità, ma che arriva dritta al cuore del lettore. Tutto di questo romanzo mi è piaciuto: dal protagonista irriverente all’ambientazione che presenta numerosi dettagli futuristici mescolati allo scenario classico italiano, dall’intreccio lineare ma comunque ricco di avvenimenti ai personaggi ben tratteggiati che popolano la vita di Filippo, dallo stile genuino e fluido dell’autrice ai dialoghi ironici e coinvolgenti. Insomma, per me si è trattato di un vero e proprio colpo di fulmine!
Prima di tutto, voglio parlarvi del motivo principale del mio innamoramento per questo romanzo: Filippo. Sì, perché questo ragazzo ribelle e a prima vista insopportabile ma che nasconde un cuore d’oro è un protagonista grandioso. Spiritoso, sarcastico, ironico, divertente…mi ha strappato sorrisi e risate. Mi sono affezionata immediatamente a lui e ho tifato per la riuscita del suo strano viaggio durante tutta la lettura. L’autrice ha creato un personaggio vivo, descritto davvero realisticamente, e attraverso i suoi pensieri e le sue riflessioni ci ha reso partecipi della sua vera natura. Il suo carattere è come un’arancia: fuori c’è la buccia, un po' rugosa e quasi impenetrabile, ma una volta tolto quello strato l’interno è succoso e buono, anche se rimane sempre un po’ aspro. L’ironia e il sarcasmo di Filippo sono fantastici e ci accompagnano in questo viaggio virtuale tenendoci sempre allegri perché è un ragazzo che ha sempre la battuta pronta e che riesce sempre a trovare un modo, per quanto non conforme alle regole, per cavarsela anche nelle peggiori situazioni.
L’ambientazione del romanzo mi è piaciuta molto perché è credibile e ricca di particolari interessanti, senza essere troppo marcata. Sono entrata all’interno di questa realtà avveniristica molto tranquillamente e mi sono sentita a mio agio sin dalla prima pagina. La storia è ambientata in un futuro prossimo ed è naturale e giusto che l’autrice abbia voluto inserire delle tecnologie innovative, ma questo aspetto rimane moderato e molto interessante; nessuna invenzione è esageratamente utopica o fuori luogo, anzi ogni dettaglio contribuisce a creare un quadro perfetto. La storia raccontata da Danila Passerini, però, non si sviluppa solamente nel futuro, ma presenta molti capitoli ambientati nel passato, e più precisamente nel 1600, epoca in cui si snodano le vicende di Renzo e Lucia. Un accoppiamento che, a primo impatto, può sembrare difficile da uniformare, ma che l’autrice è riuscita a gestire con maestria e tatto. Lo scenario remoto dell’Italia del Seicento è descritto davvero bene e con dovizia di particolari, spesso anche comici, che mi hanno permesso di ritrovarmi quasi naturalmente in un mondo arretrato e completamente diverso dal precedente. La Passerini, quindi, è stata brava non solo a descrivere ottimamente le due epoche così distanti tra loro, ma anche (e soprattutto) a rendere la sua narrazione omogenea e a far sì che nessuna delle due oscurasse l’altra o disturbasse il lettore con l’evidente diversità storica, economica, strutturale e sociale.
Il romanzo è scritto con un linguaggio semplice e diretto e scorre via con una velocità invidiabile. Capitoli abbastanza brevi e un uso generoso dell’ironia rendono il ritmo incalzante e impediscono al lettore di perdere l’attenzione nei confronti della storia. La narrazione è in terza persona e segue i pensieri di Filippo, per cui ogni evento viene filtrato attraverso lo sguardo giovane e molto curioso di un ragazzo adolescente, e questo credo sia uno dei punti di forza del libro, perché ha contribuito ha mantenere un tono attuale e moderno per tutta la durata della storia. È un romanzo che si legge tutto d’un fiato.
Mi è piaciuta particolarmente l’idea di base dell’intreccio e trovo che sia molto originale. “I Promessi Sposi” è una delle opere più conosciute e odiate da intere generazioni di studenti e il progetto di riprendere in mano il capolavoro di Manzoni e rielaborare alcuni aspetti, mantenendo intatti i connotati principali, e riproporli come un’avventura dal sapore adolescenziale è brillante e decisamente affascinante. Io sono forse una delle poche a cui piace l’opera di Manzoni, pur trovandola una lettura abbastanza prolissa e notevolmente sostanziosa, e ho apprezzato tantissimo la fantasia più spontanea che ha proposto l’autrice. È, in parte, una visione del romanzo storico in una chiave spassosa e divertente, seppur profondamente riflessiva. La bravura di Danila Passerini si riscontra anche nella capacità di aver dato vita ad una trama avvincente e coinvolgente, una narrazione che tiene il lettore incollato alle pagine pur conoscendo già l’evoluzione degli eventi de “I Promessi Sposi” nei quali Filippo si ritrova coinvolto.
La punizione del romanzoè un libro incredibile, dove si trovano temi profondi raccontati con leggerezza invidiabile e si segue il percorso di crescita e maturazione di un ragazzo in un modo del tutto stupefacente. Mi ha emozionato e appassionato e mi ha permesso di trascorrere qualche ora in allegria. È un romanzo nel romanzo che si legge con il sorriso sulle labbra e rappresenta una prova letteraria eccellente. Insomma, per dirla alla Manzoni: “Questo libro s’ha da leggere”! 



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Avete visto? Non sempre quando leggiamo un romanzo abbiamo opinioni contrastanti! Stavolta il libro di Danila Passerini ha messo d'accordo entrambe! Tutto merito della bella storia creata dall'autrice, che speriamo abbia in cantiere tanti altri libri così coinvolgenti!
E voi avete letto il romanzo? Se sì, che ne pensate? Siete d'accordo con noi?
A presto,
Alessia e Monia

c'è posta per noi

C'è post@ per noi... #9

5/29/2013

Eccoci al consueto appuntamento per rendervi partecipi delle segnalazioni a noi giunte più o meno di recente.









 London Calling: A tale from Norwich di  Chiara Listo e Giuseppe Vitale


Titolo: London Calling: A tale from Norwich
Autore: Chiara Listo e Giuseppe Vitale
Editore: Prospero Editore
Pagine: 223
Prezzo ebook: 4,84€

Trama: In un mondo in cui l’era vittoriana non è mai finita, dove la decadenza degli uomini e della terra va di pari passo, si muove l’ultimo marchese di una stirpe antica e corrotta. I suoi obiettivi travalicano le comuni ambizioni umane: ha già sacrificato molto ed è disposto a dare via tutto per ottenere ciò che più desidera: sconfiggere la morte.

Londra, 2103 Il marchese Victor Howard Norfolk è quasi riuscito dopo anni di tentativi infruttuosi nell’obiettivo che si era prefissato: riuscire a riportare l’anima di sua moglie che vive dentro di lui all’interno di un nuovo corpo. Viene però interrotto nello scantinato dell’ospedale in cui lavora dall’attacco improvviso di decine di animati che entrano all’interno dell’edificio distruggendo le sue speranze a pochi minuti dal coronamento. Disperato e quasi senza denaro il marchese sfrutterà le uniche persone che gli sono rimaste vicine: un dhampir di nome Dem Plant e Juliet, una ragazza alla quale ha promesso di curare la sorellina malata, per provare a coronare la sua ossessione in un ultimo e disperato tentativo di ottenere ciò che vuole. Tra la follia e la lucidità estrema fino alla fine non ci si renderà conto di quale sia la vera realtà in cui si muovono i personaggi e quale invece siano le invenzioni create dalla loro tormentata fantasia.

Gli autori: Chiara Listo (1991) e Giuseppe Vitale (1990) sono nati entrambi a Siracusa e frequentano l'Università di Catania, rispettivamente alle Facoltà di Lettere Classiche e Filosofia. Sono appassionati di letteratura d'ogni tipo, giochi di ruolo e di narrazione, cinema e teatro. Questo è il loro romanzo d'esordio.

Il diario di Isabel di Isabel C. Alley


Titolo: Il diario di Isabel
Autore: Isabel C. Alley
Editore: Youcanprint
Pagine: 442
Prezzo: 18€

Trama: Un ragazzo può vestire tante maschere, nel corso del tempo. Può mostrarsi come uno studente universitario, di cui poco conosci e di cui nulla vuoi approfondire. Può diventare un vicino di casa enigmatico, a tratti oscuro nelle attenzioni che rivolge all'improvviso nei tuoi confronti. Ma poi la maschera cade e il ragazzo si rivela essere uno spietato aguzzino, a cui poco importa del mondo se non del proprio personale divertimento.

Quando lo vedevo tra i suoi amici, lontano anni luce dal mio interesse, non avrei mai potuto immaginare la verità su Andrea. L'ho compresa solo quando lui si è presentato davanti a me con il suo modo spietato, assetato del mio sangue e della mia ingenua passione.

Mi sono lasciata sottomettere, nella speranza che il destino avesse pietà di me. Ma Andrea, quel demone vestito di perfezione, ha fatto della mia vita un giocattolo per il suo piacere. Ha compiuto atti imperdonabili e mi ha fatto aprire gli occhi su un mondo notturno di magia e orrore, di vampiri lussuriosi ed egoisti.

Potevo abbandonarmi alla disperazione, ma ho scelto di reagire. Ora esigo vendetta. Voglio riscattare la mia libertà, voglio riprendermi il cuore e la vita che Andrea mi ha rubato, distrutto e gettato al vento.

Questa è la storia di una cacciatrice.
Questa è la storia di Isabel Cariani.

Ecco cosa dice di se l'autrice Isabel C. Alley: Potrei affermare di essere una persona di periferia che è diventata una cittadina per motivi di studio e di lavoro. Potrei definirmi una brava ragazza, sognatrice e altruista. Potrei aggiungere che amo il mio lavoro e che i miei colleghi sono fantastici. Potrei rivelare di essere single, ma che in passato sono stata fidanzata diverse volte.
Potrei raccontarvi tutti questi dettagli e non vi mentirei mai. Ma questa sarebbe solo la parte visibile di Isabel Cariani, la facciata che ogni individuo crea attorno a sé per mascherare una personalità enigmatica, macchiata da oscuri segreti che dovrebbero rimanere nascosti sotto strati di indifferenza.
Questa ero io, qualche tempo fa. Tutto ciò che desideravo era conservare i miei segreti in un angolo della mia anima, nella speranza che non tornassero a tormentarmi. Ma, come qualcuno mi ha detto in passato, tenersi tutto dentro serve solo a peggiorare la situazione.
Di cosa sto parlando? Non c’è bisogno che lo andiate a chiedere a qualcuno. Sarò io stessa a raccontarvi del mio passato, perché lo spazio nel mio armadio, per nascondere quegli scheletri, non basta più. Dunque condivido con voi il mio diario, perché è giusto che siate messi in allerta.
Tutti dovete sapere che, tra noi, non ci sono solo esseri umani a solcare il suolo che percorrete di fretta, senza prestare troppa attenzione a chi vi passa accanto. Sono state proprio loro, le creature di cui non sospettate l’esistenza, a stravolgere la mia vita. Può succedere anche a voi, se abbassate la guardia.
E mentre io scrivo queste parole, là fuori un vampiro si appresta a cacciare una nuova vittima. Forse è una di voi, o forse no, ma ricordate: se avrete bisogno di un aiuto, se una creatura dannata camminerà alle vostre spalle con l’intento di servirsi del vostro sangue, del vostro corpo o della vostra anima, io sarò pronta, al vostro servizio.

Fortuna, il buco delle vite di Jolanda Buccella


Titolo: Fortuna, il buco delle vite
Autore: Jolanda Buccella
Editore: Ciesse Edizioni
Pagine: 592
Prezzo: 22€

Trama: Quando ci si accorge di essere vicini alla morte è quasi inevitabile tentare di fare un bilancio della vita che si è vissuta.

Ed è proprio quello che tenta di fare “Fortuna”, la protagonista di questo romanzo mentre uno strano individuo, che assomiglia spudoratamente a un etereo angelo del Signore, la sta accompagnando verso il cortile dove verrà eseguita la sua condanna a morte. Soltanto che, a differenza di altri, Fortuna deve cercare di tracciare il bilancio di ben tre vite.

È impossibile vivere tre vite completamente diverse l’una dalle altre?
La storia di Fortuna ne è un raro esempio.

Jolanda Buccella nasce il 28 giugno del 1980 in un minuscolo paesino della provincia di Salerno.
Adora scrivere da quando ha imparato a farlo, divora libri, ha pianto senza ritegno quando ha letto per la prima volta UN UOMO di Oriana Fallaci, dipinge ed è una tifosa sfegatata del Milan.





Cosa ne pensate di questi libri? Qualcosa vi ha colpito?









Alessia

Intervista #5: Conosciamo meglio Linda Bertasi + Presentazione del suo nuovo romanzo "Il profumo del sud"

5/27/2013

Buongiorno cari lettori italiani e buon inizio settimana. Oggi sono qui per proporvi un post ricchissimo. Ho avuto la possibilità di intervistare la gentilissima autrice Linda Bertasi, proprio in onore dell'uscita del suo nuovo romanzo "Il profumo del sud". Adesso vi lascio all'intervista, dopo di che vi darò tutte le informazioni utili sul romanzo.
Spero vi piacerà questo post e che potrete trovare l'intervista a Linda interessante e il suo libro intrigante.



Linda, finalmente ho la possibilità di fare quattro chiacchiere con te, erano mesi che avevo in mente questa intervista e finalmente abbiamo trovato la giusta occasione. Voglio subito ringraziarti per la tua disponibilità e gentilezza.
Sono io che ringrazio te, ricordo ancora quando scopersi il tuo blog, incuriosita dal ‘profumo dei libri’ di cui adoro attorniarmi. Da quel giorno non l’ho più abbandonato. Grazie per questa occasione e per questa accoglienza.

Per iniziare, cosa ne dici di presentarti al pubblico del blog? Chi è Linda Bertasi oltre che essere una scrittrice?
Sono una ragazza semplice, moglie e mamma. Gestisco un’attività commerciale nel mio paese. Sono un’appassionata di storia inglese, lettrice assidua e amo cimentarmi nel ‘video-maker’ quando ne ho l’occasione.

Cosa ti ha spinto a iniziare a scrivere? C'è stato un evento scatenante, oppure è avvenuto in modo spontaneo e graduale?
Scrivo da che mi ricordo. Ho iniziato con le lettere, una fitta corrispondenza con amiche vicine e lontane. Poi sono passata alle poesie e ai racconti. Sino ad arrivare ai romanzi. Amo leggere e amo scrivere, mi completa, mi realizza, non so immaginarmi senza un libro o una penna in mano.

Come vivi le tue storie e i tuoi personaggi? Riesci a guardare il tutto con un pizzico di distacco, oppure ti fai completamente prendere dagli eventi e dal carattere dei tuoi personaggi?
Le vivo in una maniera un po particolare. Io la considero da sempre ‘una specie di magia’. Nella mia mente c’è una traccia, una sorta di scaletta improvvisata ma poi sono i personaggi a fare tutto il resto e, frequentemente, a dettare le leggi. Puntualmente le vicende delle mie storie non rispettano mai il ‘mio’ volere. Spesso compaiono personaggi che non avevo neppure lontanamente immaginato comparissero sulla scena. Compaiono anche nei sogni alle volte Mi lascio prendere, seguo solo lo scorrere degli eventi e lascio che la storia si crei da sé.

Fra qualche giorno uscirà il tuo nuovo romanzo "Il profumo del sud", cosa ci puoi dire di questa storia? Cosa ti ha spinto a cambiare genere per affacciarti sullo storico? E soprattutto, come ti è venuta l'idea di scrivere questo romanzo?
Sono un’appassionata di storia da sempre. Gli amici mi definiscono ‘una donna nata nel secolo sbagliato’. Appartengo al 1800. Ho sempre desiderato potermi esprimere nel genere che più mi rappresenta. Con il mio secondo romanzo ve ne ho dato un assaggio ma finalmente ne “Il profumo del sud” ho potuto dare libero sfogo alla mia passione. L’idea c’è sempre stata, ho sempre desiderato scrivere della guerra di secessione, un conflitto che mi ha sempre affascinato, e fortunatamente ho trovato una storia che la calzava a pennello. “Il profumo del sud” è la storia di un grande amore, una storia di coraggio e di speranza con il profumo delle camelie, delle fragole e del gelsomino a fare da sottofondo.

Non ho ancora letto il tuo romanzo, ma non vedo l'ora. Mi piacerebbe sapere in anteprima qualche curiosità sulla storia, oppure sui personaggi... Ti lascio libera di svelarci quello che vuoi, non essere troppo cattiva però con noi lettori xD
“Il profumo del sud” inizia con un viaggio. Vediamo Anita ferma sul ponte di un piroscafo salutare Genova e tutti i suoi affetti, lasciarsi alle spalle uno scomodo passato e partire verso il Nuovo Mondo. In questa terra rigogliosa e lussureggiante Anita conoscerà le meraviglie del sud e le sue ombre. Lo schiavismo, le distinzioni tra razze e un grande amore. Ma la guerra soffia sulle spalle dei protagonisti, una brezza gelida destinata a non estinguersi. Vorrei lanciare una sfida alle lettrici, una sfida dalla quale non sono uscita vincitrice, a proposito dei miei personaggi: riuscirete a non innamorarvi di Justin Henderson? Io non ce l’ho fatta!

Quale obiettivo vorresti ottenere con questo nuovo romanzo? Che riscontro speri di avere sui lettori?
Mi auguro di riuscire ad emozionarli e rendere piacevoli le ore che dedicheranno al mio libro. Vorrei far conoscere un periodo storico e una terra che, a mio parere, meritano attenzione. I miei lettori mi stanno già regalando sin troppo affetto e partecipazione e spero ovviamente di non deluderli.

Questo è il tuo terzo romanzo, è cambiato qualcosa in te stessa e nel tuo modo di scrivere, confrontandoti con la tua prima opera?
I pochi che hanno letto il romanzo in anteprima lo considerano ‘il lavoro meglio riuscito’. Credo sia naturale maturare ed evolversi e migliorarsi, giorno dopo giorno. Ho smussato le imperfezioni, ma sono certa che ve ne saranno altre. Non si è mai finito d’imparare e di migliorarsi, almeno questo è quello che un ‘buon’ scrittore dovrebbe esigere da se stesso e dalle sue opere.

Cosa ne pensi del mondo dell'editoria italiana? Sei soddisfatta di quello che hai ottenuto finora, oppure se potessi tornare indietro ti comporteresti in modo diverso?
Il mio inizio è stato buono, in un certo senso. Ho subito trovato una casa editrice con un buon grafico e professionalità, ma scarsa dal punto di vista pubblicitario. Questa è la cosa che mi ha lasciato con l’amaro in bocca. Tutto quello che ho raggiunto fin’ora, il premio per il mio secondo romanzo, i fan sul social facebook e l’essere “letta e conosciuta” l’ho ottenuta rimboccandomi le maniche. All’inizio credevo che questo fosse il normale ‘iter’ per ogni scrittore, ma poi ho avuto la fortuna di entrare a far parte del team di scrittori e ‘amici’ della Butterfly Edizioni e mi si è aperto un mondo davanti. Ho visto cosa significa ‘promuoverti’, ‘pubblicizzarti’, organizzarti presentazioni e sono molto soddisfatta.

Ti andrebbe di dare qualche consiglio a chi vorrebbe provare a pubblicare la propria opera?
Posso consigliare vivamente la mia nuova casa editrice. E’ straordinaria, ti segue passo passo, in tutto. Argeta Brozi, la direttrice, è sempre disponibile, instancabile e non è da tutti gli editori esserlo. In lei troveranno un’amica, non solo una ‘professionista’, e credo non ci sia nulla di meglio che lavorare con persone che si stimano a vicenda, instaurare un rapporto umano che và al di là del lavoro in sé.

Tu possiedi un blog in cui parli dei libri che leggi e in cui intervisti un sacco di autori emergenti e so che hai una lista decisamente lunga di richieste. Come ti è venuta in mente quest'idea?
Quando ho creato il blog, avevo subito ben chiaro che volevo fosse uno scambio reciproco: a questo servono i blog. Il mio sito ufficiale esiste già per gli interessati ai miei scritti e al mio trascorso letterario. Volevo avere un riscontro con i lettori e quindi ho pensato alle interviste. Ho sempre pensato che ‘l’unione fa la forza’. A me piace intervistare e conoscere altri emergenti, altre realtà, e se non ci si aiuta tra noi perché dovrebbe farlo gli altri? Mi piace dare spazio ai colleghi, sono nate delle tenere amicizie con alcuni che custodisco gelosamente, è un’esperienza meravigliosa che spero di poter continuare ancora per molto tempo, bimba permettendo!

Hai già altre storie in mente da pubblicare o adesso ti prenderai un periodo di pausa godendoti le tue ultime fatiche?
In realtà, ne ho due o tre. Sto procedendo con molta calma, non riesco a immergermi immediatamente in un altro scritto, non dopo tutti i mesi che “Il profumo del sud” ha richiesto: un anno intero, tra ricerche e stesura. Ho tre progetti in cantiere, due sono sul genere ‘fantasy’, una scommessa che ho fatto con me stessa, sono storie con un pizzico di paranormale e mistero. Il terzo progetto, invece, mi richiederà un notevole sforzo, avendo deciso di mettere nero su bianco la storia di un’amica e il dramma che la sua famiglia dovette affrontare. Una storia vera di dolore, sofferenza e rinascita.

Qualche domanda un po' più frivola, prima di concludere :) Qual è il genere che prediligi leggere? Hai un autore/autrice a cui ti ispiri sia per scrivere che nella tua vita privata? Qual è il libro che ti rimarrà impresso per tutta la tua vita?
Sono un’appassionata di Jane Austen, sono nata e cresciuta co Jane. “Ragione e sentimento” è il libro che porto nel cuore e custodisco gelosamente. La considero una sorta di musa ispiratrice, tutte le volte che mi sono seduta e ho iniziato a scrivere c’era il suo zampino. Anche ne “Il profumo del sud”. Avevo appena visto una rivisitazione alla televisione di “Emma” e, nella mia mente, è apparso il piroscafo che lasciava il porto di Genova. Per me, Jane Asuten è più di un’autrice, la venero e non nascondo che di fronte al suo busto, a Westminster, ho pianto. Ricorderò per sempre quel giorno, di ritorno dalla vacanza trovai la notizia della mia prima pubblicazione. Come dico sempre ‘è una specie di magia’.

Siamo giunti alla fine, ti ringrazio infinitamente per essere stata qui con noi e averci fatto compagnia con la tua simpatia e sincerità. Adesso direi di lasciare spazio al tuo nuovo romanzo "Il profumo del sud", che ne dici? :)
Certamente, sono io che ringrazio te Alessia. Il tuo blog è straordinario e tu sei una persona davvero speciale. Per me, è un onore e un piacere aver risposto alle tue domande ed essere stata recensita da te per i miei precedenti scritti. Non hai paura di dire la verità e questo io apprezzo nei blogger e dalle recensioni.
Per chi volesse contattarmi direttamente o seguirmi sul mio blog e per tutti gli emergenti che desiderassero un’intervista per il loro edito, lascio i miei recapiti:
bertasilinda@gmail.com
http://lindabertasi.blogspot.it/

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Titolo: Il profumo del sud
Autore: Linda Bertasi
Editore: Butterfly Edizioni
Data di uscita: fine Maggio 2013
Prezzo: 14,00 €
Pagine: 226

Sinossi:
Luglio 1858. Un piroscafo prende il largo dal porto di Genova verso il Nuovo Mondo. Sul ponte, Anita vede la terraferma allontanarsi e, con essa, tutto il suo passato: una famiglia alla quale credeva di appartenere, i suoi affetti, una scomoda verità. A condividere il viaggio con lei, la matura Margherita e il suo protetto, il seducente Justin Henderson. Giunti in America, Margherita convince Anita ad essere sua ospite per qualche tempo, nella sua dimora a Montgomery. La ragazza accetta, sicura di dover ripartire al più presto. A farle cambiare idea saranno le bianche colline del Sud e un tormentato amore più forte delle sue paure.
All’orizzonte, l’ombra oscura della guerra civile.
Linda Bertasi scrive un romanzo che dell’Ottocento ha il sapore, un romanzo nel quale la Storia non è semplice sfondo ma protagonista attiva della vicenda. Narrativamente impeccabile, emotivamente travolgente, Il profumo del sud è una storia di passione: quella per la terra alla quale sentiamo di appartenere e quella per la persona che siamo destinati ad amare.

Il booktrailer:



Qualche sito utile:
Da qualche giorno è iniziata la prevendita del libro con un prezzo scontato, se vi interessa vi basterà cliccare QUI e avrete la possibilità di acquistare le prime copie del romanzo. Su facebook potete trovare l'evento collegato alla prevendita.
La pagina ufficiale di "Il profumo del sud", la trovate sempre su facebook. Potrete leggere degli estratti, la prefazione, il prologo e tante altre succose curiosità; io vi dò un piccolo anticipo pubblicando la prefazione scitta dall'autrice Laura Bellini:
Ci sono romanzi che si leggono in un solo fiato, altri che si gustano lentamente, assaporandone ogni sfumatura. Il profumo del sud porta il lettore a sentirsi in dovere di fare entrambe le cose. Da un lato c’è la frenesia di scoprire cosa accadrà ai protagonisti e dall’altro si ha la sensazione che leggendo troppo velocemente si perdano quei particolari che fanno di questo terzo romanzo di Linda il lavoro meglio riuscito ...'(Il profumo del sud, prefazione a cura di Laura Bellini, scrittrice).

I libri di Linda Bertasi:
Destino di un amore,2010  (Amazon - Casa Editrice - Mia recensione)
Il rifugio, 2012 (Amazon - Casa Editrice - Mia Recensione)
Il profumo del sud, 2013 (Tutti i link utili li trovate sopra xD)



E questo piccolo speciale si è concluso, spero lo avrete trovato di vostro gradimento e che lascerete qualche commento per farci sapere cosa ne pensate di Linda e della sua nuova "fatica" letteraria.
Noi di IDIB avremo la possibilità di leggere il suo nuovo romanzo e sicuramente vi faremo sapere cosa ne pensiamo tramite una recensione.


Amaranth

C'è post@ per noi...#8

5/26/2013

Buona domenica, lettori!

A causa di questo tempo pazzerello stavo pensando di far le valigie e partire per un luogo dove maggio sia veramente tale e non assomiglia a un novembre inoltrato. Fortunatamente mi sono ricordata (e chi lo potrebbe scordare?) che non c'è modo migliore di viaggiare della lettura. Eccomi qui, dunque, pronta a segnalarvi alcuni titoli che abbiamo trovato nella nostra mail.





ExtraUnione e la Società degli Uomini Morti di Michele Raniero

Prima di presentarvi la trama e darvi altre informazioni, vi voglio dare un suggerimento: tenete d'occhio questo titolo perché ne riparleremo presto e non vedo (che resti tra noi) l'ora di farlo!

Titolo: ExtraUnione e la Società degli Uomini Morti
Autore: Michele Raniero
Editore: Il Ciliegio – maggio 2013
Pagine: 228
Prezzo: € 16,00

Trama
Ventidue anni. Quasi un quarto di secolo è passato da quel mattino in cui il presidente di Unione, Zivor Ullman, ha decretato la fine della guerra contro il continente Futura, ribattezzandolo ExtraUnione. Ventidue anni che hanno visto l’affermarsi assoluto di Unione sull’intero pianeta, e la consacrazione del potere di Ullman, di un uomo convinto d’essere un dio.
Eppure qualcosa è cambiato, all’improvviso, senza che nessuno potesse prevederlo.
Unione è stata attaccata e la sua capitale, Tzare, distrutta in un solo mattino. L’impero dominatore della terra si ritrova in ginocchio di fronte ad una potenza straniera sottovalutata, che ha tessuto il suo piano di conquista in silenzio, nell’ombra di un mondo in schiavitù, alla ricerca di vendetta.
Ma, forse, non tutto è perduto. Forse un’ultima speranza per Unione vive ancora, ma alberga proprio in quell’ExtraUnione sottomessa, comandata dalla Società degli Uomini Morti, da un’organizzazione clandestina nata nell’odio, che agogna la libertà perduta, che lotta per la rinascita di Futura.
Il compito che il fato riserva al tenente Met Roustin, un giovane soldato di Unione, è arduo e senza precedenti. Egli combatterà per respingere l’invasione del suo mondo, e lo farà tentando di agire da anello di congiunzione fra le due realtà, fra Unione ed ExtraUnione, tra il dominatore in ginocchio e il sottomesso desideroso di rivalsa, cercando di formare una disperata alleanza fra quei due mondi opposti che, a causa dello strano disegno del Destino, sono entrambi suoi.
È una corsa contro il tempo, prima che Unione cada definitivamente, trascinando nella polvere anche ExtraUnione, prima che l’intero pianeta paghi le colpe di un solo uomo.
È la storia di una guerra, di una battaglia per la sopravvivenza, per la libertà di esistere e di essere uomini, a qualsiasi costo.
È uno scontro fra mondi, tra culture diverse, con ombra e luce, bene e male, da entrambe le parti, che spiazza chi legge.
È il racconto di un tempo vaporoso e indistinto, di un futuro che potrebbe essere, ma allo stesso tempo dannatamente presente e attuale.

Michele Raniero è nato nel 1991 a Rivoli, in provincia di Torino, e vive ad Orbassano. Frequenta il terzo anno della Facoltà di Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Torino. ExtraUnione e La Società degli Uomini Morti è il primo romanzo di una tetralogia ambientata nel futuristico mondo di ExtraUnione, pubblicata dall'editore il Ciliegio.

Vi consiglio la visione del booktrailer.

Vita, morte e miracoli di un uomo qualunque di Matteo Deraco

Titolo: Vita, morte e miracoli di un uomo qualunque
Autore: Matteo Deraco
Editore: Sovera – 2012
Pagine: 80
Prezzo: € 9,00

Trama
“Mollo Chiara, perdo il lavoro e mi ritrovo da capo a dodici a combattere contro la precarietà mentale che caratterizza certe vite di oggi. Né passato né futuro, i padri del non domani. Parto e torno a fare il capo-contatto al Torre Oliva, passo una delle estati più belle della mia vita e conosco qualche persona che non sta li a giudicare il perché o il percome la mia sociopatia sia pane quotidiano.
Non c'è verso di starsene buoni, perché c'è sempre qualcuno che ti sbarra la strada e la felicità scappa via”.






Tre cuori e un bebè di Silvia Mango

Vincitore dell'edizione ChickCult 2012, Tre cuori e un bebè unisce arte, cucina e amore per una storia emozionante e divertente.

Titolo: Tre cuori e un bebè
Autore: Silvia Mango
Editore: ARPANet
Pagine: 144
Prezzo: € 14,00
“...e nessuno, io per prima, si capacitava di come avesse potuto guardare me, proprio me, con la mia zazzera di capelli ricci (okay, crespi) e il fisico piuttosto tornito (okay, diciamo pure tondeggiante).
Eppure Sandro mi ama sul serio, tanto da decidere di trasferirsi in Francia per starmi vicino e cercare lavoro qui, in un Paese che gli è estraneo, dove non si è mai ambientato come invece è successo a me fin dalla prima volta in cui ho messo piede a Nizza.
E io, per ripagarlo, gli ho fatto una cosa orribile. Orribile!”

Trama
Giada ha trent’anni, un lavoro precario in una galleria d’arte e un grande sogno nel cassetto: diventare l’assistente personale del famoso chef Anthony Bourdain.
Per la prima volta nella sua vita però si trova a dover affrontare un problema più grosso di lei: l’inatteso arrivo di un bebè. Non è certo un’impresa facile, specie se tutti i giorni si ha a che fare con un perfido datore di lavoro, un fidanzato assente, una madre invadente, e un’amica new-age un po’ stramba che si caccia sempre nei guai.
Silvia Mango nasce in provincia di Torino dove tuttora vive con il marito, una bellissima bambina e un boxer che soffre di continue crisi di gelosia da quando non è più “figlio unico”. Avvocato specializzato nella difesa dei Diritti della Donna, sogna di diventare ricchissima e di andare a vivere in Provenza dove coltivare lavanda. Nel frattempo si dedica alla letteratura ChickLit, nella convinzione che il modo più semplice per rendere felice una donna sia quello di farla sorridere.
Vi piacciono questi titoli? Li avete già segnati nelle vostre wishlist?

Emma K. Clarke

Recensione: Petali di sangue di Emma K. Clarke

5/24/2013

Buon venerdì lettori, come avete passato questa settimana? Avete già deciso i libri da leggere in questo weekend di riposo?
Oggi vi parlo di un libro che ho lasciato a vegetare sul mio comodino e che, finalmente, ho deciso di leggere...ahimé!
Si tratta di Petali di sangue di Emma K. Clarke.

Trama: L’armonia del mondo si conserva negli anni grazie al delicato equilibrio che si è generato tra immortali, umani, creature sovrannaturali e magiche. Questa pacifica convivenza giungerà al termine quando alcuni immortali verranno assassinati nella dimora del loro sovrano Henry Carter, vampiro dal XVII secolo. A indagare su quanto accaduto sarà Giosy Mc Grey, “Amministratrice nazionale degli affari pubblici tra umani e creature immortali magiche”, capo del Distretto di Polizia della città e ultima discendente della più antica stirpe di streghe della nazione.

***Il mio pensiero***

Davvero non so da dove iniziare. 
Questo libro non mi è proprio piaciuto ed è stata una delusione cocente. 
Non solo sono stata ingannata dalla cover che prometteva una bella storia, ma anche dalle numerose recensioni positive. Ma abbiamo letto lo stesso libro?
Al di là della storia raccontata, banale, banalissima, manca tutto a partire da un corretto utilizzo dei verbi. La mia maestra di italiano (forse sbagliava lei, ma dubito) mi ha sempre detto che se inizio un testo al presente poi deve finire al presente, nel senso di non combinare insieme tempi e modi per dar vita ad un'insalata di presenti, passati remoti e trapassati. Inoltre, spesso mi sono trovata a leggere frasi in cui i verbi erano proprio stati "coordinati" male. Riporto due frasi per tutte: 


Lui fece un cenno d'assenso come se tutte le parole gli morirono sulle labbra... (MORIRONO?)


...Replicai che era ben capace di difendersi da solo se volesse.... (VOLESSE?)


Ora passiamo alla storia: abbiamo una ragazza di 29 o 32 anni, non si sa, perché l'autrice si è confusa e in un capitolo dice 32 nell'altro 29....che è comandante della polizia, nonché amministratrice nazionale degli affari pubblici tra umani e creature immortali magiche: il suo compito e assicurarsi che i rapporti tra mortali e immortali si svolgano nel rispetto della legge. Ma è lei stessa la prima ad infrangerle innamorandosi perdutamente del sovrano dei vampiri. 
Giosy, questo il nome della protagonista, è anche una strega potentissima, l'unica in grado di fare un incantesimo che possa assicurare alla regina dei lupi di impossessarsi di un potere mai visto. Peccato che la nostra Giosy si rifiuti di esercitare la magia e che l'unica persona che possa aiutarla ad imparare, la nonna, sia scomparsa da anni. 
Protagonista maschile è Carter, sovrano dei vampiri, rispettato e temuto, da sempre innamorato della protagonista e perciò fa di tutto per difenderla e tenerla al sicuro. La Clarke da molta importanza al lato umano di Carter e meno al Carter vampiro: avrei preferito che, invece, facesse il contrario: è pur sempre un sovrano no? Mostrare un lato così "debole" nel descrivere un personaggio che avrebbe, invece, dovuto esser pensato con un pugno di ferro non ha fatto altro che diminuire il mio già scarso interesse per la storia.
L'intreccio dei fatti parte da un omicidio verificatosi proprio nella abitazione di Carter: si aprono, quindi, le indagini per trovare il colpevole ma, nel corso dell'inchiesta, emergono alcuni elementi di non facile soluzione. Appare da subito chiaro che, sia nella squadra di Giosy, che tra i seguaci di Carter c'è una spia. Ovviamente il personaggio più impensabile. L'autrice, però, non ha saputo sfruttare appieno questo elemento andando a rivelare quasi subito l'identità dei traditori.
Alle indagini si aggiungono, poi, alcune visioni di un passato lontano che accomunano Giosy e Carter e che fanno riferimento ad un tempo in cui i due ancora non esistevano. Carina l'idea di una storia comune ai due, di un amore che va al di là del tempo e della morte, ma anche in questo caso, avrei preferito che si fosse approfondito meglio.
Mi dispiace essere così negativa nei confronti di una storia che, ha ricevuto diversi commenti positivi, ma a me non è piaciuto e non posso che essere sincera con voi.
Posso spezzare però una lancia a favore: l'idea di dedicare un capitolo a Giosy e uno a Carter è stata una buona mossa. Abbiamo, per lo meno, un quadro completo dei pensieri di entrambi i protagonisti. Una volta terminato il capitolo dal punto di vista di Giosy, in quello successivo, veniamo a conoscenza dei pensieri e delle azioni di Carter e viceversa.
Sinceramente mi aspettavo di più: di solito parto prevenuta nei confronti di questo genere di libri, perchè cadere nei soliti cliché è facile, ma mai mi sarei aspettata di essere così subdolamente tradita.




La memoria degli alberi di Bernardo Notargiacomo

PensieriOltreblog #3: "La memoria degli alberi" di Bernardo Notargiacomo

5/22/2013

Buongiorno, Lettori!
Come sapete, ci piace moltissimo parlarvi dei libri italiani, degli autori emergenti e non e per farlo nel modo più completo e dinamico, abbiamo creato Pensieri oltreblog, una rubrica in cui ospitiamo le recensioni dei nostri colleghi e delle nostre colleghe blogger che desiderano condividere con tutti noi un libro per loro speciale.
Oggi accogliamo Monica del blog Booksland. Siete pronti ad annotare il suo consiglio?

Pagine 181 - Prezzo Amazon € 11,48
Fin da quando ho letto la trama ho pensato che questo libro dovesse essere mio e devo dire che sono rimasta realmente soddisfatta da questa lettura.
La storia di Joan Blanco, inizia quando lui è ancora un bambino. Rimasto orfano di padre viene strappato dalle braccia della mamma morente, da un donna senza scrupoli, che lo utilizzerà per chiedere le elemosina, costringendolo alla catena quando lei non si trova nei paraggi.
Joan riuscirà a fuggire da questa prigione e alla fine verrà adottato da una famiglia benestante, ma nonostante la vita agiata, troverà una certa difficoltà nell’approcciarsi agli altri.. fino alla notte che cambierà per sempre la sua vita.
Perché Joan ha un grande dono, quello di riuscire a parlare con le piante, e grazie a questo suo grande segreto, riuscirà a vivere una vita piena e ricca di avventure. Una vita in cui capirà il vero significato del suo dono, una vita che lo porterà lontano, e che gli permetterà di assaporare la vera libertà dell'anima e del cuore.

Questo, è uno di quei rari libri, che a volte ti capitano tra le mani. Seguire la vita di Joan Blanco, vederlo crescere, assaporare le sue inquietudini e i suoi timori, fino a vederlo diventare un uomo sicuro e consapevole del proprio destino, è stato un viaggio emozionante che difficilmente dimenticherò.
Questo piccolo libro, mi ha fatto capire, una volta di più, quanto sia importante il rispetto per ciò che ci circonda. E’ grazie agli alberi e alle piante, che con il loro lavoro, puliscono la nostra aria dai veleni, che possiamo vivere e respirare. Ma se il rispetto per tali esseri viventi, viene a mancare ogni giorno di più, sono sicura che la natura troverà il modo per ribellarsi e a soccombere alla fine sarà solamente l’essere umano.

Ho sorriso durante le prime escursioni di Joan, la sua curiosità alla scoperta di questo mondo nuovo e del tutto inatteso. Ho giocato insieme e lui e ai suoi amici alberi, trattenendo il fiato come facevano loro. Ho imparato ad assaporare la loro infinita saggezza e alla fine mi sono commossa nel vedere ciò che l'uomo riesce a distruggere con tanta facilità, senza pensare alle conseguenze delle proprie azioni.

"Ho sempre saputo che un giorno ci saremo incontrati. E' scritto sulla linea della mia vita. Là ci siamo io e te, uno accanto all'altro scolpiti nel tempo. Ti ho aperto le porte invisibili del nostro mondo, perchè tu sei nato per entrarci. Sei fatto così Joan Blanco. Sei nato con il dono di capire."

Un libro scritto in maniera semplice, adatto agli adulti, ma soprattutto ai più giovani, che hanno in mano la possibilità di cambiare le cose. Una storia che mi ha ricordato ciò che ho trovato alla base del bellissimo film “Avatar” il rispetto per la natura, e per la vita, deve venire prima di qualunque altra cosa, perché alla fine siamo tutti connessi, e se distruggiamo ciò che ci circonda, distruggiamo noi stessi.

Consiglio “La memoria degli alberi” a tutti voi, un libro che vi farà riflettere, e vi farà pensare che ciò che stiamo lasciando ai nostri figli, è un mondo alla deriva.. se non agiremo subito, poi sarà troppo tardi.

Monica

Allora che ve ne pare? Siamo ansiose di leggere i vostri commenti!
Grazie, Monica per aver condiviso questa perla con noi.

Alessia Bottone

Recensione: AMORE AI TEMPI DELLO STAGE di ALESSIA BOTTONE

5/20/2013


Scheda tecnica
Titolo: Amore ai tempi dello stage
Autrice: Alessia Bottone
Pagine: 1110 pag.
Editore: Galassia Arte
Collana: Self made woman
Trama: In un mondo in cui tutto ha una scadenza, esiste ancora chi crede che non solo un diamante possa essere per sempre. In questo libro non darò consigli, ma vi illustrerò personaggi che amo definire "Da una sola notte e basta per carità" e le gesta eroiche di donne e uomini incastrati nelle loro manie e che, tra le righe, si presentano per quello che sono: pianeti in cerca della loro orbita. Un libro che raccoglie una serie di situazioni nella quali potreste incorrere qualora il vostro principe, non più verdognolo ma azzurro, avesse deciso di fermarsi con voi per intraprendere un cammino assieme. Amore ai tempi dello stage non vuole demonizzare la coppia, anzi, è ben consapevole che uomini e donne non possono vivere gli uni senza gli altri. E allora, perché non ci riderci su?


La mia visione d'insieme
C'era una volta l'amore ai tempi del colera e c'è oggi l'amore ai tempi dei social networks e delle miriadi di apps per smartphone. Con questo parallelismo inizia questo romanzo breve ma incisivo.

Per un'amante del cinema come me è interessantissima la scelta di aprire ogni capitolo con delle citazioni prese dai film, guarda caso li ho visti tutti :)!

Si tratta di un ritratto estremamente attuale della società di oggi, fatta di indecisi o decisi senza possibilità, di schiavi della condizione lavorativa che non possono permettersi di fare progetti a lungo termine, figuriamoci di coinvolgervi un'altra persona. Non è, però, un saggio, piuttosto un manuale, come dice il sottotitolo, di aiuto/conforto per innamorati e non.

A dir poco spassosi sono i nomi affibbiati agli stereotipi di uomini e donne che l'autrice prende ad esempio nelle varie situazioni.

Divertente ma, allo stesso tempo, spinge a riflettere sulla precarietà che ci circonda, dall'ambito socio-economico a quello amoroso che spesso, ahimè, ne è un riflesso.

Indice di gradimento

multiversum di leonardo patrignani

Recensione MULTIVERSUM #1 di Leonardo Patrignani

5/19/2013

Buona domenica cari lettori/lettrici,
questa volta vi parlo di uno scrittore italiano che ha pubblicato con una delle major tra le CE, ovvero Mondadori, la saga multiversum è sbacarcata in tutta Europa e per quanto mi riguarda era da un pò che volevo leggerla ma le opinioni contrastanti mi avevano frenato, in effetti mi sento contrastata nello scrivere la recensione di questo primo libro. Originale l'idea, la storia scorre via molto bene nonostante i numerosi salti da un mondo all'altro, eppure alla fine di questa lettura mi sono mancate alcune cose. 


Scheda tecnica:

Titolo: Multiversum #1
Autore: Leonardo Patrignani
Editore: Mondadori - Chrysalide
Prezzo: 9,99 euro
Versione letta: ebook






Trama:

Alex vive a Milano. Jenny vive a Melbourne. Hanno sedici anni. Un filo sottile unisce da sempre le loro vite: un dialogo telepatico che permette loro di scambiarsi poche parole e che si verifica senza preavviso, in uno stato di incoscienza. Durante uno di questi attacchi i due ragazzi riescono a darsi un appuntamento. Alex scappa di casa, arriva a Melbourne, sul molo di Altona Beach, il luogo stabilito. Ma Jenny non c'è. I due ragazzi non riescono a trovarsi perché vivono in dimensioni parallele. Nella dimensione in cui vive Jenny, Alex è un altro ragazzo. Nella dimensione in cui vive Alex, Jenny è morta all'età di sei anni. Il Multiverso minaccia di implodere, scomparire. Ma Jenny e Alex devono incontrarsi, attraversare il labirinto delle infinite possibilità. Solo il loro amore può cambiare un destino che si è già avverato.


Il mio pensiero:

Faccio una piccola premessa, uno dei film che ho adorato di più fra quelli che ho visto di recente è Inception, chi avesse la fortuna di avere questa lacuna corra immediatamente a vederlo. E' sensazionale, una storia meravigliosa che unisce azione, spionaggio industriale al valicamento di ciò che è più intimo nell'animo umano: il subconscio. Entrare nei sogni di qualcuno per manipolarne le decisioni coscienti è sicuramente un'idea che si situa al limite tra il geniale e la follia. Io propendo per la prima. Vi chiederete, qui si parla di Multiversum che c'entra Inception?
Quando ho iniziato questa lettura non ho potuto fare a meno di pensare al film, l'idea attorno a cui ruota la storia me l'ha ricordata. Nel libro non si parla di sogni ma di mondi paralleli: il multiversum. Ciascuno di noi vive tutte le infinite possibilità che si presentano ad ogni scelta, in mondi che coesistono simultaneamente. Nessuno ha la percezione dell'esistenza di tali mondi, nessuno tranne Alex e Jenny, due ragazzi che vivono agli antipodi della terra Milano e Melbourne, ma che inspiegabilmente riescono a percepire l'uno i pensieri dell'altra e viceversa, e attraverso questo ponte telepatico si parlano da anni. 
L'idea è tra il geniale e il folle, come per Inception, ed è forte, un vero asso nella manica dell'autore. Tuttavia nello svilupparla sono mancate delle cose.
I due protagonisti comunicano attraverso la telepatia e iniziano a cercarsi per scoprire se la voce corrisponde ad una persona reale o meno. Si percepisce una forte attrazione fra i due e nel procedere degli eventi Alex e Jenny capiscono di quale potere sono dotati: valicare il confine fra i vari mondi del Multiversum. L'incontro tra i due non sarà cosa semplice - non dico di più per non rovinare la lettura - l'intreccio di questi piani di esistenza è complicato; nonostante questo il libro è molto chiaro e non si corre il rischio di perdersi nella storia. 
Quando Alex e Jenny riescono a incontrarsi fisicamente l'attrazione esplode e di lì a poco li troviamo diventare una coppia consolidata in poche pagine. E' vero che si parlano da anni attraverso la mente ma avrei preferito godermi lo sbocciare di questo amore con più dettagli. 
Una cosa analoga succede per quanto riguarda i poteri di Alex e Jenny, la scoperta di poter saltare da un mondo all'altro arriva inaspettatamente, Alex un momento è nella sua Milano e un momento dopo si ritrova in una Milano post-apocalittica, infine torna indietro. L'idea dei mondi paralleli è fantastica e mi sarebbe piaciuto poterli esplorare di più, diciamo fare un giro turistico panoramico. 
Il percorso narrativo di Alex e Jenny è tutto in salita e subito dopo aver compreso di cosa sono capaci, incombe su tutti i mondi possibili una minaccia di distruzione da cui sembra non esserci alcuna salvezza, se non Memoria. Non voglio dirvi cos'è questa minaccia perchè racconterei troppo del libro, ma visto che sono in tema di collegamenti cinematografici il genere è quello "the day after tomorrow" o anche "predizione Maya da fine del mondo" che però si avvera. 
L'ultima parte del libro è fuga e azione sul genere cinematografico americano, o almeno questo mi ha ricordato, e se è funzionale alla storia, a me non è piaciuta particolarmente, l'ho trovata troppo Made in USA.  
Mi ha sorpreso positivamente la conclusione del libro che esce da questo mood di fuga-azione a stelle e strisce ambientata a Milano, e catapulta il lettore verso Memoria, questo luogo - nonluogo che è il titolo del secondo libro Multiversum #2. 
Riguardo ai personaggi ho adorato Marco, l'amico fidato di Alex, costretto in sedia a rotelle e mago del computer. Marco ha un ruolo importante perchè mette Alex sulla buona strada per capire cos'è il Multiversum e Memoria, spero che nel secondo libro abbia uno spazio maggiore. 
Spero anche che alcune cose vengano chiarite nel sequel, è una bella storia, come l'idea che l'anima, ma mi aspettavo di più.







c'è posta per noi

C'è post@ per noi...#7

5/16/2013

Buon giorno lettori di Italians do it Better. E' tempo di svelarvi cosa abbiamo trovato nella nostra mail in questi ultimi giorni, siete curiosi? Allora bando alle ciance!










Titolo: La vita non dura un quarto d'ora
Autore: William A. Prada
Casa editrice: Narcissus
Pagine: 20
Prezzo: 0,99 euro (solo ebook)

Trama: “Se una persona decide di scrivere a una persona che non c’è più, un motivo ci sarà”.
Con questa premessa si apre il nuovo libro di William A. Prada, che intende recuperare qualcosa dalle profondità del proprio passato. In fondo, perché le persone vogliono riscattare a tutti i costi certi momenti del passato? La risposta è semplice, ma quanti potrebbero quantificare materialmente queste mancanze? I più preferiscono straziarsi davanti a certi avvenimenti, per dire che tutto parte da qui, da questo presupposto, da queste frasi ad effetto che custodiscono sapientemente anche un piccolo fondo di verità apparente. L’autore, infatti, vuole deliziarvi con questo testo coraggioso, che sta tra la lettera scritta e la confidenza più intima. Nelle pagine che scorrono davanti agli occhi, si aprono spiragli, scenari che trovano le loro fondamenta all’interno di alcuni pensieri volanti, dove tutto è pervaso da un senso di magia, di ricordo, di paura e – perché no? – di amore più profondo. Dopotutto, la vita, per certi versi è come se fosse un camposanto di sentimenti e di emozioni che ruotano attorno a un infinito numero di parole da dire e da dirsi dopo la morte di chi rimane e di chi se ne va. Ma chi muore? Chi se ne va, anzi, chi rimane? Mentre tutto scorre così, fino all’immancabile finale a sorpresa. Un consiglio? Abbandonate ogni piccola teoria e ogni banale presupposto, e lasciatevi trasportare da questa piccola fiaba senza tempo.


Più riguardo a Sognando una stellaTitolo: Sognando una stella
Autore: Ella K. Drake
Editore: Youcanprint edizioni
Pagine: 242

Trama: Non tutti possono vantare una profonda amicizia con un attore famoso. Certo, se poi lo si è conosciuto quando non era ancora VIP, tanto meglio. Un’amicizia con delle regole ben precise, come ad esempio l’anonimato del suddetto VIP in Italia, per Angelica è sacra. Per James McKinney, attore scozzese acclamato come la nuova star di Hollywood, però, non è così facile separare il lavoro dalla vita privata. Le notizie filtrate dai giornali di gossip possono rischiare di compromettere un rapporto solido come il loro.
A trent’anni, Angelica è ancora troppo fragile. Teme di essere abbandonata da chi ama, proprio come fece suo padre quando lei aveva solo dieci anni. Un dolore insopportabile, che ancora la condiziona. Gli uomini, soprattutto quelli dagli occhi azzurri, sono diventati tutti come lui: inaffidabili.
Perciò non può fare altro che difendersi dal dolore, costruendo un muro tra sé e coloro che vorrebbero amarla per davvero. Così capita ad Andrea, piantato senza spiegazioni.
Anche James prova sentimenti che vanno oltre una semplice amicizia, ma Angie non riesce a credere a una favola a lieto fine; le ferite dell’infanzia ostacolano la sua voglia di felicità.
Né la tutrice, Donna Maria, né l’amica Samantha sono in grado di aiutarla a sconfiggere le sue incertezze.
A darle il colpo di grazia, la perfidia di Amanda, che tramerà dietro le quinte e riuscirà definitivamente a separarla da James.
Decisa a rimettere in piedi i cocci di una se stessa allo sbando, Angie va alla ricerca del proprio posto nel mondo. Quando riesce a ricomporre il puzzle intricato della sua vita, e perdonare il padre, è pronta a riconquistare l’amore ‘famoso’ perduto.
La magica New York sarà lo sfondo della sua ricerca, James la rivorrà con sé dopo due anni di silenzio?
In un crescendo di situazioni esilaranti e drammatiche, Sognando una Stellavi lascerà con il fiato sospeso fino all’epilogo inaspettato: un finale decisamente Hollywoodiano.


Più riguardo a La notte delle fateTitolo: La notte delle fate
Autore: Matteo Zanini
Casa editrice: Edizioni Miele
Prezzo: 10, 60 euro

Trama: Una notte, dieci Fate, ciascuna con un'ora di tempo a disposizione per incantare - aiutate dalla musica e dalle danze - gli ascoltatori ed i lettori. Dieci storie di susseguono senza sosta, in un tripudio vorticoso di voci, colori e magia. Avvicinatevi: la Notte della Fate sta per cominciare...


Ecco questi sono alcuni dei libri che abbiamo ricevuto. C'è qualcosa di vostro interesse? Fatecelo sapere nei commenti.








Angharad di La Bella e il Cavaliere

PensieriOltreblog #2: "Nuova Terra. Gli occhi dell'erede" di Dilhani Heemba

5/14/2013

Buongiorno, lettori!
Ritornano i Pensieri Oltreblog, in cui ospitiamo le recensioni che i nostri colleghi e le nostre colleghe blogger hanno piacere di condividere con noi, arricchendo Italians do it Better - Books edition con le firme italiane.
Questo spazio virtuale, infatti, vuole essere il rifugio di tutti i lettori che vogliono conoscere meglio il ricco panorama delle pubblicazioni italiane. Eccoci, quindi, pronte ad accogliere Angharad del blog La Bella e il Cavaliere.

Angharad ci ha raccontato con entusiasmo della saga di Nuova Terra e ha espresso il desiderio di far conoscere al pubblico la talentuosa autrice Dilhani Heemba. Lasciamo, allora, che sia lei a raccontarci le sue impressioni sul primo volume della saga.

Titolo: Nuova Terra. Gli occhi dell'erede
Autore: Dilhani Heemba
Editore: autopubblicato
Prima edizione: 2011
Pagine: 586
Prezzo: € 9,95 presso l'autrice - € 16,93 su Lulu.com


È difficile per me recensire Nuova Terra. L’ho amato molto e ho tante, troppe cose da dire e il mio timore è di delirare senza riuscire a dire qualcosa di sensato.
L’ho letto con calma e poco per volta, costretta dagli esami imminenti, e sono contenta di averlo fatto, ho potuto centellinare le pagine e dilatare le emozioni. Se c’è una cosa di cui mi pento, è di non averlo letto prima.
È di certo un romanzo complesso, innanzitutto perché Dilhani ha attinto da diversi generi, tanto che non è possibile definirlo esattamente: ha elementi di un paranormal romance, ma vi sono anche avventura, fantascienza e un’ambientazione post-apocalittica.
E quest’ultima è incredibilmente realistica e ben costruita: il mondo come lo conosciamo noi ha avuto fine nel 2012, quando una serie di stravolgimenti, climatici e non, ha modificato profondamente il nostro pianeta, a tal punto che dopo tale data sarà chiamato Nuova Terra.
Gli Umani non sono più la Razza dominante. Infatti, ad abitare il pianeta troviamo anche i Bamiy, i Lupi Grigi, e i Tiouck, le Tigri Bianche; due Razze di mutaforma, che sono state create proprio dagli Umani prima del 2012 col preciso intento di creare una specie forte e resistente.
E la storia inizia duecento anni dopo a Roma, che si trova in una Nuova Eyropa sotto il giogo dei Bamiy.
A narrare le vicende in prima persona è Shayl’n Til Lech, un’orfana cresciuta in una creche, convinta di essere solo una dei tanti Umani abbandonati a se stessi.
L’unico particolare indicativo della sua diversità sono gli occhi: neri, ma con un cerchietto verde intorno alla pupilla. Sembrerebbe un insignificante dettaglio, se non fosse che in tutta Nuova Eyropa gli Umani hanno gli occhi scuri, sono invece le due Razze di mutaforma ad avere una colorazione chiara, verde per i Lupi e azzurra o grigia per le Tigri. Shay viene rapita dalle Tigri Bianche ed il loro Capo Branco, Ahilan Dahaljier Aadre, le rivela che nelle sue vene scorre il sangue delle tre Razze e il suo ruolo fondamentale nella guerra che ormai si combatte da duecento anni tra Bamiy e Tiouck.

A partire dal loro incontro, vi sarà un susseguirsi di eventi ininterrotto. Ci sono pochi attimi di respiro, in cui crogiolarsi nella calma e tranquillità, seguiti da vicende che susciteranno rabbia, disperazione, tristezza e tutta un'incredibile serie di emozioni.
Nel suo essere fantasy, nell’accezione più ampia del termine, riesce anche ad essere estremamente realistico. E mi riferisco a particolari come i bambini soldato, o alla creche, piccole realtà che esistono oggi nel mondo e che hanno composto il mosaico che è Nuova Terra rendendolo più vivo e vero. Tasselli importanti sono anche i personaggi, che sono ben caratterizzati e credibili, anche quando hanno solo un piccolissimo spazio, nessuno è privato di una propria personalità.
Shay è sicuramente quella che conosciamo meglio, dato che è lei a narrarci gli eventi. È una ragazza forte e combattiva, ma che ha i suoi momenti di fragilità; cerca sempre di comportarsi seguendo ciò in cui crede, tanto da mettersi nei guai più e più volte; si arrabbia, commette errori, ma si rialza sempre.
Shay sarà legata fin dall’inizio a Dahal, il Capo Branco. I due si innamorano e il loro rapporto è il filo d’Arianna del romanzo, ciò che condiziona le parole e le azioni di Shay, nel bene e nel male. Ho apprezzato particolarmente il loro amore perché vi è una vera e propria evoluzione: nasce come attrazione, come passione, per poi diventare qualcosa di più forte e duraturo.
E ovviamente ho apprezzato (per dirla in termini soft) Dahal, non poteva essere altrimenti. Forte e leale, dolce e passionale… spesso mi sono ritrovata a parteggiare per lui, più che per Shay.
Tanti altri personaggi sono riusciti a conquistarmi, anche se si incontrano poche volte e per breve tempo, nessuno è rimasto privo del mio affetto. Mi sono affezionata a molti di loro, tanto che per coloro che hanno avuto un triste destino ho anche versato lacrime, tante lacrime, e il mio cuore si deve riprendere dai colpi.
Dilhani mi ha trascinata con le sue parole su Nuova Terra, fra i suoi ghiacci, i suoi deserti e le sue battaglie. Mi sono trovata a viaggiare insieme a Shay, a imprecare contro di lei e Dahal, a esultare, ridere, piangere. È stata una lettura intensa e che mi ha lasciata sotto shock, non solo per gli eventi finali (grazie ai quali ho seriamente meditato di fare una visitina a Dilhani… si è salvata con le ultime pagine!), ma perché mi sono ritrovata all’improvviso di nuovo a casa mia, nella mia stanza, senza aver la più pallida idea di cosa ci facessi qui.







con l'aggiunta di mezzo cuorcino tricolore!


Tanti saluti, lettori, io me ne torno a Nuova Terra!

Buon viaggio, Angharad e grazie per aver condiviso con noi la tua recensione!

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