Recensione: Guiscardi senza gloria -

8/22/2017



Titolo: Guiscardi senza gloria

Autore: Mauro Longo

Editore: Acheron Books

Anno edizione: 2016
Brossura


Sinosssi: 

Venezia Nuova, Anno del Signore 1516, cento e settantunesimo dall'arrivo del Flagello dei Morti e dalla caduta dei Vecchi Regni: il cosiddetto Rinascimento Macabro. Qui vive l’ultima discendenza di Marco Polo, custode di un misterioso tesoro bramato da elementalisti e signori della guerra, pronti a tutto pur di impossessarsi delle sue favolose ricchezze. Ma la caccia all’eredità dei Polo è già cominciata! A contrastare le mire di Thomas Linche, condottiero del Sacro Impero di Francia, c’è solo un manipolo di rinnegati, furfanti e ciarlatani, veri e propri guiscardi senza gloria, che dovranno affrontare le innumerevoli insidie del loro mondo decaduto. Da Venezia Nuova alla Laguna Nera, dal Castello di Otranto alla Città Dolente di Napoli, la ricerca del segreto perduto di Marco Polo li porterà a misurarsi con spadaccini meccanici, automi vitruviani e abomini senza nome generati dal Flagello.

Il dark fantasy GUISCARDI SENZA GLORIA è il primo romanzo di Ultima Forsan, l’ambientazione tutta italiana per il gioco di ruolo Savage World, creata da Mauro Longo e Giuseppe Rotondo, e già tradotta e pubblicata in inglese, spagnolo e russo. 

Recensione:

Ero molto curiosa di leggere questo libro, perché l'ambientazione è piuttosto particolare. È infatti il rinascimento macabro nel quale è ambientato Ultima Forsan, un'ambientazione per il gioco di ruolo Savage Worlds che onestamente non conosco per il quale l'autore ha creato anche la campagna 'Il segreto di Marco Polo', che si accompagna alle avventure raccontate in questo libro, pur mantenendo gioco e romanzo separati e totalmente indipendenti l'uno dall'altro.

In questa storia i Mondi, ossia gli umani a tutti gli effetti, devono ritrovarsi a convivere con i Corrotti, che praticamente sono dei non morti ancora più o meno umani che in caso di morte diventano dei veri e propri zombie assetati di sangue.

L'autore ci racconta i dettagli di questo rinascimento macabro con attenzione ai dettagli, ma senza forzature e senza annoiare. Le azioni dei personaggi sono ben descritte, così come i luoghi e la struttura della società.
Non mancheranno elementi alchemici e mostri meccanici, armi molto particolari, scene di battaglia e storie d'amore.

I protagonisti sono tutti interessanti, a partire da Darko Polo e Lidiana, due attori, acrobati, ladruncoli, praticamente due guiscardi che si ci accompagneranno nel corso del libro.

Sono degni di nota anche Mosaico, la vivisettrice: una Corrotta con doti particolari, e André, un cavaliere francese che combatte per Linche e per la sua causa, grato del fatto che il cavaliere l'avesse salvato da morte certa, rendendolo anche in parte 'meccanico'.


La trama è avvincente e ricca di colpi di scena che mi hanno tenuta incollata fino alla fine. Certo, non tutti sono esattamente imprevedibili e qualche volta pare che i colpi di scena servano a 'salvare' i protagonisti in modo quasi provvidenziale, ma ben gestito, e più di una volta ci sono state svolte per me inaspettate e molto gradite.

Fa piacere sapere che è possibile leggere dei buoni libri fantasy scritti da autori italiani, sicuramente terrò d'occhio questo autore e, magari, mi cimenterò anche in una campagna di Ultima Forsan.

Consiglio questo libro agli amanti del fantasy, credo che non ne rimarranno delusi.




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