RECENSIONE: "I Figli dell'Aurora Boreale" di Laura Silvestri

8/01/2017

Titolo: I Figli dell'Aurora Boreale 
Autore: Laura Silvestri
Edizioni: Nativi Digitali Edizioni
Genere: Fantascienza
Format: Kindle-Cartaceo
Prezzo: Kindle €2,49-Cartaceo €8,32
Pagine: 70

Trama:
  “Non confondiamo la natura con la consuetudine. In natura si trova tutto e il contrario di tutto.”

In un lontano domani della Terra, un diplomatico è incaricato di comunicare con una sconosciuta civiltà aliena. In un futuro prossimo, una donna dell'alta società londinese segue la terapia cui è sottoposto il marito ed è costretta a prendere una decisione importante. In che modo le due storie sono legate tra di loro, e quale sarà il destino dei protagonisti? Ne “I figli dell’aurora boreale ”, Laura Silvestri si rifà alla fantascienza sociale degli anni Settanta, elaborando in un contesto originale tematiche di forte attualità: le difficoltà di comprensione tra popoli diversi e la sottile linea che separa la percezione di natura e cultura. I lettori si trovano così coinvolti in un dilemma morale: cosa succede quando ci scopriamo vittime dei nostri stessi pregiudi



Recensione:

Siamo in un futuro lontano. La signora Bradbury parla con i medici di una terapia che il marito dovrà affrontare per cercare di guarire da una misteriosa malattia.
A questo punto la scena cambia e l'autrice ci conduce su un altro pianeta, dove un diplomatico, in missione per conto della Terra, per stabilire e migliorare i rapporti con la cività aliena che vi abita, scoprirà che le usanze e i costumi della specie in questione sono diamentralmente opposte a quelle terrestri. Ma cosa lega le due situazioni, apparentemente senza nessun collegamento tra loro?
Il protagonista, uomo all'antica e tradizionalista, proverà su di lui in prima persona cosa vuol dire sentirsi diversi e venire derisi e aggrediti a causa di quella che per lui è la normalità. L'autrice, portandoci anni luce lontani dalla Terra, ci lancia un messaggio non indifferente: provare ad indossare i panni dell'altro, del diverso, così da percepire sulla nostra pelle la spiacevole sensazione della diversità. Non solo, il romanzo, è così ben costruito, che il lettore, che chiaramente si immedesimerà in Mark, non potrà non rivivere in prima persona gli scherni e le violenze degli alieni e si ritroverà imprigionato in un mondo dove tutto è il contrario di come noi lo abbiamo percepito fino a poco prima... Gli sguardi carichi di diffidenza, le umiliazioni, vi sembrerà di viverle con il protagonista.
Brava Laura Silvestri, un libro dal quale, per qualche ora difficilmente vi staccherete e che vi farà riflettere: il modo migliore, a volte, per comprendere come ci si sente nel vestire gli abiti dell'altro...





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