Recensione: NASCITA DI UNA GHOSTWRITER - ALICE BASSO

5/04/2018

Titolo: Nascita di una ghostwriter - Il primo lavoro di Vani Sarca
Autrice: Alice Basso
Editore: Garzanti
Pagine: 46
Sinossi: Capelli corvini e abiti rigorosamente neri che le danno un’aria misteriosa e impenetrabile: è il biglietto da visita di Silvana Sarca, meglio nota come Vani, nel giorno del suo affrancamento. Da oggi ha un lavoro vero. Uno di quelli con cui potrà finalmente mettere a tacere le continue lamentele della madre sul suo modo di vestirsi e comportarsi. È la nuova ghostwriter delle Edizioni L’Erica, la casa editrice più illustre e antica di Torino. Qui ha il delicato compito di redigere i libri degli altri restando sempre nell’ombra: le bastano un’idea e pochi materiali da studiare per calarsi nei panni dell’autore e scrivere esattamente come avrebbe fatto lui. E ci riesce benissimo grazie al suo intuito infallibile e a uno spirito di osservazione senza eguali. Doti che non tardano a vincere le riserve dell’irrequieto direttore editoriale e a rassicurarlo che non poteva fare scelta migliore. Perché Vani non è una semplice ghostwriter, è molto di più. È la candidata perfetta per un lavoro che richiede massima discrezione e riservatezza.

Recensione: A pochi giorni dall'uscita del quarto capito della serie di Vani Sarca, siamo stati deliziati da un racconto che è una sorta di prequel dell'intera saga.

Il racconto inizia con una Silvana Sarca, detta Vani, 26enne e alle prese col suo primo vero lavoro, quello di ghostwriter presso la casa editrice Edizioni L'Erica.

Con sua mamma Vani usa tecniche di depistaggio/distrazione, mi ha fatto sorridere perché lo faccio anche io coi bimbi, a volte.

Le top 3 di Vani sono sempre state la lettura e poi la birra scura e le patatine al formaggio, tolto ciò il suo desiderio (che comprendo totalmente) è quello di affrancarsi dalla casa natale e conquistare finalmente le tanto agognate libertà ed indipendenza.

Siamo nel 2006 ed il racconto ci offre uno spaccato della Torino storica, illuminata a festa per le imminenti olimpiadi invernali.

Vani ha delle istruzioni precise da seguire una volta arrivata alla casa editrice, quello della ghostwriter di fatto è un impiego quasi TOP SECRET e come tale Vani deve passare inosservata, peccato che il suo look dark-punk non lo consenta affatto.  Fortissima la scena al rallentatore in cui troviamo l'autodescrizione della Vani degli albori. 

Dopo lo sgomento iniziale, inizia la prima "missione" di Vani, deve provare a scrivere un discorso per una vecchia gloria dello sci ed eventualmente poi la sua autobiografia. Suppongo che in questo campo i ghostwriter si sprechino proprio.

In tutto ciò, non poteva mancare l'elemento di mistero però. Da qualche tempo sembra ci sia una fuga di notizie, riuscirà Vani a risolvere il problema?

Per un consulto legale, Vani chiama il commissariato di polizia e guarda caso conosce un misterioso vice commissario sveglio e con la passione per i gialli, indovinate un po' chi è...

Come sempre Vani si dimostra astutissima e al tempo stesso misteriosa, ovviamente mi ha fatto ridere con la sua genialità!

Una lettura breve e piacevolissima, soprattutto per chi, come me, è affezionato al personaggio e alla sua intera evoluzione.







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