Recensioni a confronto: LITHIUM di Chiara B. D'Oria e Marika Cavaletto

4/03/2014

Buonasera, lettori! Oggi siamo di nuovo qui con una bella recensione a confronto ^-^ sì, questa settimana abbiamo deciso di confrontarci su più libri. Il romanzo di cui vi parliamo oggi è Lithium di Chiara B. D'Oria e Marika Cavaletto, una storia urban fantasy che Annie e Monia hanno letto con piacere. Pronti per sapere se le loro opinioni combaciano o se sono differenti?

Titolo: Lithium
Autore: Chiara B. D'Oria e Marika Cavaletto
Editore: Amazon
Pagine: 321 p.
Prezzo: € 1.99 (ebook)
Genere: Romanzo
Sottogenere: Urban Fantasy
Anno di pubblicazione: 2013

Trama
Il Destino regola inevitabilmente le nostre vite, intrecciandole, sovrapponendole e poi strappandole senza pietà. Questa è la storia di Mya e Chrissie, due ragazze che lasciano l'Italia per studiare all'estero, due ragazze che scappano da un passato impossibile da dimenticare. Fuggono, si nascondono, ma il Destino le travolge ancora, rinchiudendole in una realtà da incubo, una realtà dove i mostri sono reali e non solo ricordi insistenti. Un Dark Fantasy che lega le vite di diverse persone alla ricerca della loro strada, in un mondo irreale, governato da un'entità incurante. Perché il Destino ci ama e ci odia con la stessa intensità, ma a noi, povere pedine del suo folle piano, l'odio sembra prevalere.


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Il pensiero di Annie


Leggendo il prologo del romanzo, devo ammettere che sono rimasta  da subito affascinata.
Da quando c'è stato il boom di Twilight e poi de Il diario del vampiro, sono sempre stata più restia a leggere storie sui vampiri, perché ero entrata nell'ottica che proponessero sempre la solita solfa, annoiandomi a morte. In realtà questo romanzo ha molto poco a che fare con le due serie che hanno spopolato in tutto il mondo, ed è molto più particolare.
La trama ha una base abbastanza forte, e sono centrali non solo le figure dei vampiri e dei licantropi, ma soprattutto quelle dei cacciatoriun ragazzo per i licantropi e una ragazza per i vampiri,che vengono appositamente scelti e addestrati per difendere gli umani da queste creature, che sempre più spesso sono allo sbando. Particolarità dei cacciatori è il fatto di possedere un medaglione, alimentato dal litio che si illumina di rosso quando sono vicini i licantropi e di blu invece per i vampiri. Nel caso in cui si illuminasse di viola, però, i guai sarebbero seri. I cacciatori si troverebbero infatti in presenza dell'Eletto, la creatura nata secoli or sono dall'unione di un licantropo e di un vampiro, e dai poteri indescrivibili, nonché protagonista di una profezia.
L'intera storia ruota su questi elementi, che intrecciati tra loro la rendono parecchio interessante.
Tuttavia, scorrendo le pagine del romanzo, la narrazione, che all'inizio è incalzante, viene notevolmente rallentata: la storia infatti viene raccontata dai punti di vista di più personaggi, e spesso sono presenti all'interno dei vari PoV delle digressioni temporali, che rallentano notevolmente il racconto, per quanto possano essere interessanti.
Inoltre l'elemento urban fantasy spesso scompare, sovrastato dal romance e lasciando così abbandonato il genere d'origine. 
A reggere questo secondo aspetto del romanzo è la storia d'amore che inevitabilmente nasce tra William e Chrissie, e sono proprio loro i personaggi che conosciamo meglio e che sono meglio caratterizzati. Anche Mya è molto presente, ma rispetto a Chrissie sembra assumere una posizione un po' di secondo piano, nonostante non le manchi certo spazio all'interno del racconto. 
Inoltre sono presenti altre voci molto importanti per lo svolgersi della storia, in particolare quella della cacciatrice Katherine, che mi ha colpita davvero molto è che è indubbiamente il mio preferito del romanzo.
In generale i personaggi sono ben costruiti, ed emergono di loro sia i lati positivi che quelli negativi, i loro punti di forza e le loro debolezze.
Per quello che riguarda la parte stilistica, non posso dire che sia il massimo: il romanzo di per sé non è scritto male (anche se necessita di un editing, soprattutto per quello che riguarda la punteggiatura e le ripetizioni), ma ogni tanto si inceppa, scorrendo meno fluidamente in alcuni dialoghi e su alcuni periodi particolarmente intricati. 

Tuttavia bisogna ricordare che siamo davanti al romanzo di due autrici esordienti, che per essere al loro primo romanzo hanno saputo creare una trama originale e gestire bene quei cliché romance che hanno inserito, che non è da tutti. Come sapete sono convinta che i cliché nei romanzi vadano bene solo se l'autore sa farli funzionare, e secondo me in questo caso Marika e Chiara ci sono riuscite.
Nel complesso posso dire che si tratta di un buon lavoro, dal quale emergono tratti sicuramente originali, ma che ha bisogno di essere rivisto, soprattutto dal punto di vista stilistico e delle dinamiche in alcuni PoV. Molte questioni devono essere approfondite, e molte domande sono state lasciate senza risposta, ragion per cui ho una certa curiosità di leggere Iridium, secondo volume della serie che spero arrivi presto.




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Il pensiero di Monia

Non posso nascondere il mio entusiasmo per la storia scritta dalle esordienti Chiara B. D’Oria e Marika Cavaletto. Lithium si è rivelato un romanzo molto coinvolgente e particolare e ne sono rimasta davvero soddisfatta. È vero, sono presenti figure dell’immaginario fantasy che ormai compaiono costantemente, ma qui è diverso; forse i connotati non sono poi così dissimili da quelli degli altri, ma il background dietro a queste creature mitologiche è decisamente interessante e ho trovato la parte storica e l’ambientazione affascinanti e curate nei dettagli.
Le protagoniste, Mya e Chrissie, sono due semplici ragazze italiane che si trasferiscono in Scozia per frequentare l’università, ma soprattutto per ricominciare lì una vita che non sempre è stata buona con loro. Vogliono lasciarsi i rispettivi dolorosi passati alle spalle e la tranquilla cittadina di St. Jillian sembra proprio il posto migliore per realizzare il loro comune sogno. Tuttavia, niente accade per caso ed entrambe si ritrovano coinvolte in avvenimenti che poco hanno a che fare con il loro desiderio di tranquillità. Scoprono, infatti, che sotto la realtà che vivono tutti i giorni si nasconde un mondo paranormale dove lican e vampiri gironzolano allegramente e i Cacciatori devono sacrificare le proprie esistenze per proteggere l’umanità. Ma cosa c’entrano Mya e Chrissie con questo universo a metà tra la fantasia e l’incubo? E cosa ha in serbo per loro il destino?
Lithium è il primo volume di una serie dark fantasy molto intrigante. Certo, si sente che questo è un capitolo introduttivo, ma ciononostante contiene parecchi spunti interessanti e che mettono molta curiosità nel lettore. Qui si conoscono bene le protagoniste e i personaggi che gravitano loro intorno, quindi viene dato molto spazio alla loro vita quotidiana, alle loro relazioni e anche ai flashback riguardanti il loro passato, dettaglio che permette di conoscere meglio le loro personalità, e magari la parte fantasy si trova più in ombra rispetto a tutto questo, ma sono sicura che nei capitoli seguenti lo spazio sarà diviso in modo molto più equilibrato.
Ho apprezzato tantissimo lo stile delle autrici, l’ho trovato trascinante: una volta che si inizia a leggere, non si può fare altro che continuare fino alla conclusione della storia. Penso sia una prosa molto dinamica; anche se non è densissima di avvenimenti clamorosi, ho percepito per tutto il tempo della lettura una sorta di corrente, come se le parole riuscissero a trasportarmi con loro, come se ogni frase ne chiamava automaticamente un’altra…mi è piaciuto molto questo modo di scrivere perché mi ha coinvolto enormemente e mi ha dato la possibilità di leggere il libro in poche ore. Inoltre, le autrici hanno un tocco elegante e fluido, corretto, c’è qualche sbavatura (come la punteggiatura da rivedere), ma nulla di importante, ed è stato un vero piacere abbandonarmi totalmente alle loro parole. Il romanzo è scritto da più punti di vista, cosa che permette di avere una panoramica più ampia degli eventi e di guardare alcune situazioni da altri angoli, e ritengo questa scelta di POV perfetta per il tipo di storia. Personalmente ho amato il punto di vista di Mya, lei è decisamente la mia preferita, le sue parti mi hanno trasmesso sensazioni molto profonde e intense e nello stesso tempo mi hanno donato una sorta di calma, e avrei voluto più parti dedicate a lei perché è un personaggio che mi è piaciuto immensamente!
Un’altra cosa che ho gradito particolarmente di questo libro è l’ambientazione. Adoro immensamente la Scozia perché è un luogo intriso di leggende e miti antichi e St. Jillian presenta proprio quell’atmosfera misteriosa a cui non posso resistere. E lo sfondo storico che viene inserito nell’intreccio è decisamente interessante e ha dato al romanzo un taglio originale e piacevole. Da amante della storia inglese, non potevo non essere entusiasta dell’entrata in scena di parti ambientate nel passato o anche solo della descrizione di leggende che hanno attinenza con gli eventi presenti. In più, come ho detto prima, le creature paranormali hanno caratteristiche nuove che mi hanno messo molta curiosità; il lithium del titolo, ad esempio, è sicuramente un elemento originale e intrigante.
Nel romanzo è presente anche una buona dose di romanticismo, che ruba un po’ la scena al resto. Essendo una romantica ciò non poteva che farmi piacere perché le storie d’amore, soprattutto se contrastate, sono il mio punto debole, ma da lettrice obiettiva avrei preferito qualche pagina sentimentale in meno e qualche informazione in più sull’aspetto fantasy, che nella parte centrale viene lievemente accantonato per fare spazio all’evoluzione dei rapporti tra Mya e Dorian, ma in particolare tra Chrissie e William. Il romanticismo utilizzato dalle due autrici è comunque molto bello, anche poetico, e ho adorato le citazioni di Shakespeare o di Pablo Neruda inserite in alcune parti, quindi la mia non è una critica, solo l’espressione di un desiderio.
Il libro è ben scritto, piacevole da leggere, si divora in poco tempo e trascina in una bella avventura. È presente qualche imperfezione (più che normale in un romanzo d’esordio), come la reazione poco approfondita di Mya alla scoperta del destino di Chrissie o qualche sviluppo relazionale troppo rapido, ma nulla che penalizzi la lettura. I personaggi sono tutti delineati sapientemente e si sente marcatamente la differenza tra un POV e l’altro. Ripeto, Mya è la mia preferita; la sua personalità calma e riflessiva mi ha permesso di entrare immediatamente in sintonia con lei e di comprendere tutte le sue scelte e i suoi pensieri. Chrissie, invece, mi è piaciuta un po’ meno, forse perché troppo impulsiva ed esuberante per i miei gusti, ma l’ho trovata in ogni caso molto simpatica e non mi è dispiaciuto seguirla. Ci sono poi William, dolce e romantico, Dorian, ironico e sbruffone, e Kate, pacata e intelligente. Tutti personaggi interessanti e che hanno molto da raccontare. 
Lithium è veramente un bel romanzo, guarnito da un’ambientazione e da uno sfondo storico molto affascinanti e con dei personaggi ben caratterizzati a cui ci si affeziona in un batter d'occhio, e consiglio questa storia a tutti coloro che desiderano un libro coinvolgente dalle sfumature misteriose e intriganti e con un marcato tocco romantico. Aspetto con ansia di leggere il seguito perché, credetemi, il primo volume lascia moltissima curiosità!



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Eccoci qui ^-^! Come avete visto, le nostre opinioni non sono né in disaccordo né totalmente uguali, ma in generale abbiamo entrambe apprezzato la prova di queste due giovani autrici emergenti.
Voi avete letto il romanzo? Se sì, cosa ne pensate? Vi è piaciuto? Fateci sapere!
A presto,
Annie e Monia

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